I medici sono tradizionalmente riluttanti ad abbandonare i trattamenti, soprattutto nel caso di procedure ampiamente utilizzate e rimborsate. Uno studio americano pubblicato su Jama Internal Medicine mostra che, almeno nel caso dell’artroscopia del ginocchio, le prove di inefficacia possono fare la differenza. L’uso dell’artroscopia del ginocchio nell’osteoartrite (una procedura messa fortemente in discussione dai risultati dei trial più recenti) è diminuita del 23% in Florida tra il 2002 e il 2015, e questo nonostante l’aumento della prevalenza di artrosi.
Nella ricerca è stato valutato il trend nelle procedure ambulatoriali di artroscopia del ginocchio in pazienti di età pari o superiore ai 18 anni, utilizzando il registro “Florida State Ambulatory Surgery” e le banche dati degli ospedali dal 2000 al 2015.
In totale, nel periodo preso in esame, sono state eseguite 868.482 procedure artroscopiche al ginocchio (704.563 meniscectomie). Il tasso di artroscopia è diminuito da 449 procedure per 100.000 abitanti nel 2002 a 345 nel 2015 (variazione, 23%; P <0,001). Il tasso di meniscectomia è diminuito da 349 nel 2002 a 291 nel 2015 (variazione, 17%, P =0,002), mentre il tasso aggiustato di protesi di ginocchio è aumentato da 170 nel 2002 a 244 nel 2015 (variazione: 44%; P <0,001).
Il calo dei tassi di artroscopia è stato particolarmente pronunciato dopo il 2008, cioè l’anno di pubblicazione del trial di Kirkley et al., il secondo studio a non rilevare differenze tra artroscopia e gestione medica nel trattamento dell’osteoartrosi del ginocchio. È vero che il tasso di artroplastica del ginocchio nello stesso intervallo è aumentato, ma la maggior parte dell’aumento ha preceduto il calo dei tassi di artroscopia.
I risultati suggeriscono che la disponibilità di prove di inefficacia sull’artroscopia del ginocchio (una procedura tra le più diffuse in campo ortopedico) rispetto alla terapia medica ha modificato le decisioni cliniche sul trattamento.
Nonostante i bassi tassi di utilizzo, l’artroscopia del ginocchio resta però una procedura comune. “L’artroscopia del ginocchio è diminuita, ma non è chiaro se ancora se ne abusa. Sarebbe interessante sapere quali sono i trattamenti scelti dai chirurghi ortopedici nella pratica privata rispetto a quelli ospedalieri. E poi, quali sono i cambiamenti alla base delle cure che hanno contribuito al declino? I pazienti hanno meno probabilità di subire un intervento chirurgico? I medici sconsigliano l’intervento chirurgico in prima battuta?”, si chiede l’autore dell’articolo, il prof. David H. Howard della Emory University di Atlanta.
Un falso mito comunque lo studio contribuisce a sfatarlo, quello cioè che i medici siano sempre lenti nel rispondere alle nuove prove, “ma le convinzioni sull’impatto delle prove non sono sempre basate sull’evidenza”, chiosa ironicamente Howard.
Fonti
Howard HD. Trends in the use of knee arthroscopy in adults. JAMA Intern Med. Published online September 24, 2018. doi:10.1001/jamainternmed.2018.4175
Kirkley A et al. A randomized trial of arthroscopic surgery for osteoarthritis of the knee. N Engl J Med 2008;359(11):1097-1107