Secondo uno studio taiwanese, i problemi di abuso di sostanze hanno una maggiore prevalenza tra i soggetti con disturbo dello spettro autistico (ASD) rispetto alla popolazione generale.
“L’analisi retrospettiva su quasi 6600 persone con autismo (pazienti maschi con un’età media di 12 anni) ha rilevato che avevano un rischio significativamente più elevato di disturbo da uso di sostanze rispetto a quelli senza autismo, cioè i 26.296 controlli (rapporto di rischio aggiustato 2,33, IC 95% 1,89-2,87.
Nello studio pubblicato JAMA Pediatrics la differenza era rappresentata principalmente da un aumento di tre volte del rischio di disturbo da uso di droghe (aHR 3,00, IC 95% 2,15-4,58), seguito da un rischio due volte maggiore di disturbo da uso di alcol (aHR 2,07, IC 95% 1,60-2,63). Inoltre, durante un periodo medio di follow-up di 8,1 anni, i soggetti con autismo e disturbo da uso di sostanze compresenti avevano un rischio di morte oltre tre volte più alto rispetto agli altri (aHR 3,17, IC 95% 2,69-3,89).
È interessante, come hanno fatto notare i ricercatori, che le persone che assumevano agenti psicotropi per il trattamento del loro autismo avevano un rischio ridotto di sviluppare un disturbo da abuso di sostanze. Quelli che hanno ricevuto 1 solo agente hanno mostrato un rischio ridotto del 40% (HR 0,60, IC 95% 0,43-0,66), mentre quelli che assumevano più agenti del 63% (HR 0,37, IC 95% 0,28-0,49). Quelli che assumevano più agenti con una dose giornaliera cumulativa definita “superiore a 365” infine avevano il rischio più basso (HR 0,28, IC 95% 0,21-0,40).
“In altre parole, il rischio di disturbo da uso di sostanze potrebbe essere ridotto se i pazienti con disturbo dello spettro autistico mantengono una condizione stabile”, ha spiegato il gruppo di Liang. “Questa scoperta dovrebbe ricordare agli psichiatri e alle famiglie dei pazienti con autismo l’importanza del trattamento”.
Definendo questi “risultati critici”, gli autori dell’editoriale di accompagnamento, hanno precisato che mentre lo studio aggiunge un “corpo di prove degno di nota agli studi limitati” su questa associazione, le evidenze sono in qualche modo limitate dall’uso del “termine generico” di “disturbo da abuso di sostanze”. Sarebbe quindi utile chiarire ulteriormente il tipo specifico di abuso osservato tra le persone con autismo nei prossimi studi. Tuttavia, hanno sottolineato gli editorialisti, lo screening per il disturbo da abuso di sostanze tra questi pazienti è importante, e lo studio dovrebbe rappresentare “un invito all’azione” per gli operatori sanitari e più specificamente i pediatri, che sono più spesso quelli che trattano i pazienti con autismo.
La ricerca potrebbe avere cercare di stabilire se esiste una riduzione del rischio simile con terapie per l’autismo senza uso di farmaci come la terapia comportamentale, la terapia familiare o la psicoterapia.
Fonti
Anderson SAR et al. Autism spectrum disorder and the risk of substance use disorder: a call for targeted screening and prevention in adolescents. JAMA Pediatr. Published online January 04, 2021.
Huang J, Yang F, Chien W, et al. Risk of substance use disorder and its associations with comorbidities and psychotropic agents in patients with autism. JAMA Pediatr. Published online January 04, 2021.