BPCO e fattori di rischio: non solo fumo

Un’ampia review sulla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), una patologia che a livello globale è la quarta causa di morte, evidenzia fattori di rischio e origini.

I messaggi chiave della revisione pubblicata sul Lancet da Dirkje Postma (università di Groningen, Olanda) e collaboratori sono:

  • In base alla evidenze disponibili non è più giustificabile la convinzione che la BPCO sia una malattia legata all’età avanzata. Anche se la patologia si manifesta tra i 40 e i 50 anni, le sue origini possono risalire a prima della nascita e alla prima infanzia.
  • Negli adulti con malattie respiratorie è importante rilevare gli eventi delle prime fasi della vita, perché sono fondamentali per comprendere l’origine della patologia.
  • Tra le misure preventive, l’abolizione del fumo in giovane età e, nelle donne, prima e durante la gravidanza.

Il fumo, tuttavia, non è l’unica causa di BPCO: molte persone (25-45%) che sviluppano la malattia non hanno mai fumato.

Tra le cause di BPCO elencate nell’articolo:

Fattori individuali: storia familiare di BPCO o di asma; predisposizione genetica; iperreattività bronchiale; atopia; bassa funzionalità polmonare.

Fattori perinatali: fumo materno, esposizione materna a inquinamento atmosferico, uso di antibiotici; tipo di parto; parto pretermine.

Esposizioni nell’infanzia: infezioni delle vie respiratorie; fumo materno; inquinamento atmosferico indoor e outdoor; obesità; asma nell’infanzia; difetto di crescita del sistema respiratorio

Esposizioni in età adulta: esposizioni di origine occupazionale; esposizione ai prodotti di combustione di biomasse; fumo di sigarette; inquinamento atmosferico outdoor e indoor.

La review: per la rassegna sono stati selezionati articoli provenienti da PubMed, Medline, e dagli archivi degli autori (1985-2013). È emerso che solo pochi studi hanno preso in esame misurazioni della funzione delle piccole vie aeree, e hanno studiato le bronchiti croniche e l’enfisema tenendo conto dei fattori di rischio endogeni, genetici e ambientali. Tutti fattori che già in utero e nella prima infanzia sono importanti per lo sviluppo dei polmoni e per l’insorgenza della BPCO in età adulta. Una serie di studi di coorte condotti a Tucson, in Arizona, per esempio, dimostra che la funzione polmonare poco dopo la nascita condiziona quella rilevabile nella terza decade.

In futuro, concludono gli autori, gli sforzi per prevenire la BPCO si dovranno dirigere, oltre che su fattori di rischio come il fumo, anche sulla salvaguardia della salute dei polmoni nei primi anni di vita, prima della nascita e, possibilmente, anche prima del concepimento.

Fonti:
Postma DS, Bush A, van den Berge M. Risk factors and early origins of chronic obstructive pulmonary disease. Lancet 2015; 385 (9971): 899-909.
Editoriale: COPD: improving prevention and care. Lancet 2015; 385 (9971): 830.

Sulla salute dei polmoni, da leggere anche, sul NEJM, l’editoriale Cleaner Air, Bigger Lungs e l’articolo Association of Improved Air Quality with Lung Development in Children.

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