Gli effetti della marijuana in gravidanza

Le donne che pianificano una gravidanza, e durante la gravidanza stessa, dovrebbero evitare il consumo di marijuana o di altri cannabinoidi, sia a scopo ricreativo sia per trattare la nausea.

È il messaggio chiave di un articolo pubblicato sul JAMA che prende lo spunto dai risultati di una recente indagine condotta negli Stati Uniti pubblicata sullo stesso fascicolo (Brown et al.): il 3.85% delle donne tra i 18 e i 44 anni incinte ha riferito, nel 2014, di aver consumato marijuana nel corso del mese precedente. Un consumo in crescita, dal momento che nel 2002 la percentuale era del 2.37%. Uno studio condotto nelle Hawaii ha inoltre evidenziato che le donne con nausea severa durante la gravidanza avevano una probabilità significativamente superiore di usare marijuana (3.7% vs 2.3%).

Le conseguenze del consumo di marijuana durante la gravidanza
Una recente review con metanalisi pubblicata su BMJ Open ha riscontrato che le donne che consumavano marijuana durante la gravidanza avevano maggiori probabilità di essere anemiche (OR=1.36, 95%IC 1.10-1.69) , mentre i neonati  mostravano di avere un un peso inferiore alla nascita (OR=1.77, 95%IC 1.04-3.01) e maggiori probabilità di essere ricoverati in unità di terapia intensiva neonatale. Un altro studio ha mostrato collegamenti tra l’esposizione alla sostanza psicotropa e la compromissione di funzioni esecutive di ordine superiore, come il controllo degli impulsi, la memoria visiva e l’attenzione durante gli anni scolastici (Wu  C-S et al.).

Un ulteriore motivo di preoccupazione è che la marijuana consumata attualmente, sia per uso medico sia a scopo ricreativo, ha un contenuto di THC (principio psicoattivo della cannabis) molto superiore rispetto al passato (12% nel 2014 vs 4% nel 1995). Oltretutto, viene usata in modalità nuove, per esempio in estratti concentrati, che possono esporre a quantità di THC molto superiori.

Per cui, come scrivono Brown et al. a conclusione della loro ricerca sul consumo di marijuana negli Stati Uniti, “per garantire una ottimale salute materno-infantile, è necessario informare e fornire consulenze sull’uso prenatale della marijuana alle donne incinte o che programmano una gravidanza”.

Gli studi relativi all’impatto del consumo di cannabis in gravidanza rimangono ancora scarsi. Quelli disponibili vanno interpretati con cautela, considerando la difficoltà di misurare con accuratezza la quantità di cannabis consumata e di controllare i possibili confondenti (status socio-economico, concomitante consumo di tabacco e alcol).

Fonti e approfondimenti
Volkow ND, Compton WM, Wargo EM. The risks of marijuana use during pregnancy. JAMA 2017;317(2):129-130. doi:10.1001/jama.2016.18612
Brown QL et al. Trends in marijuana use among pregnant and nonpregnant reproductive-aged women, 2002-2014. JAMA. 2017;317(2):207-209. doi:10.1001/jama.2016.17383
Gunn  JKL, Rosales  CB, Center  KE,  et al. Prenatal exposure to cannabis and maternal and child health outcomes: a systematic review and meta-analysis. BMJ Open. 2016;6(4):e009986.
Wu  C-S, Jew  CP, Lu  H-C.  Lasting impacts of prenatal cannabis exposure and the role of endogenous cannabinoids in the developing brain. Future Neurol. 2011;6(4):459-480.
El Marroun  H, Tiemeier  H, Franken  IHA,  et al. Prenatal cannabis and tobacco exposure in relation to brain morphology: a prospective neuroimaging study in young children. Biol Psychiatry. 2016;79(12):971-979.

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