Era il 12 luglio 2016 quando, nel pieno dell’estate newyorkese, per le vie di Brooklyn furono avvistate una trentina di persone le cui condizioni, secondo i testimoni oculari, ricordavano quelle degli zombie. Ne diede subito conto un articolo del New York Times, corredato da un video, che parla di una tribù di persone “barcollanti, in preda, si ritiene, degli effetti nefasti del K2, una droga sintetica che le autorità locali hanno faticato molto a eradicare”.
A quasi sei mesi di distanza il New England Journal of Medicine ricostruisce la vicenda. A causare una intossicazione di massa, con 33 soggetti coinvolti e 18 ricoveri, fu il fumo di un nuovo tipo di “incenso”, una miscela a base di erbe destinate a essere fumate, etichettate e vendute come “Spice”.
Il primo paziente ricoverato, il paziente “indice”, aveva 28 anni, era letargico, ma rispondeva agli stimoli tattili. Le analisi di laboratorio di questo e degli altri 7 ricoverati per lo stesso motivo non hanno evidenziato alcuna anomalia, come neanche le analisi delle urine alla ricerca di amfetamine, cocaina, fenciclidina, oppiacei, metadone, THC, barbiturici, benzodiazepine, antidepressivi triciclici.
Le interviste ai pazienti non produssero ulteriori informazioni sull’identità del composto, fu però possibile recuperarne un campione. A questo punto la ricerca seguì due piste: da un lato l’analisi di campioni biologici degli 8 pazienti e dall’altro, ovviamente, l’esame della miscela d’erbe, con l’uso della spettrometria di massa ad alta risoluzione. Le due analisi congiunte hanno risolto l’enigma. E non si trattava del già noto K2, ma del nuovo “AK-47 24 Karat Gold”: analizzando il prodotto è stato identificato il cannabinoide sintetico conosciuto come AMB-FUBINACA, MMB-FUBINACA o FUB-AMB, a concentrazioni medie di 16.0±3.9 mg per grammo di prodotto. Nel sangue dei pazienti è stato però identificato solo il suo metabolita de-esterificato 2-(1-(4-fluorobenzil)-1H-indazole-3-carbossamido)-3-acido metilbutanoico, con concentrazioni sieriche da 77 a 636 nanogrammi per millilitro.
L’AMB-FUBINACA è 85 volte più potente del Δ9-THC, uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis, e 50 volte più potente del JWH-018, contenuto nei primi prodotti cannabinoidi sintetici. L’analisi delle nuove sostanze psicoattive come questa richiede esami più sofisticati di quelli consueti. E, come si è dimostrato nel caso di New York, è fondamentale la collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte. Gli sforzi congiunti dei pronto soccorsi locali, della agenzia federale antidroga statunitense (DEA), dell’UCSF Clinical Toxicology and Environmental Biomonitoring Laboratory, del Department of Homeland Security Office of Health Affairs e del dipartimento di polizia di NewYork (NYPD) hanno reso possibile l’individuazione del cannabinoide sintetico responsabile del “ritorno degli zombie”. “Con l’aumentare del numero e della complessità delle nuove sostanze psicoattive”, concludo gli autori dello studio, “questo tipo di coordinamento tra diverse agenzie è importante per la risoluzione tempestiva di futuri episodi”.
Anche in Italia, il progetto finananziato dalla Comunità Europea, BAONPS, ha lo scopo di identificare e monitorare le nuove sostanze psicoattive attraverso una attività di “drug checking”, tenendo anche aggiornati i servizi locali e nazionali che si occupano di tossicodipendenze.
Fonti:
33 Suspected of Overdosing on Synthetic Marijuana in Brooklyn, New York Times, July 12, 2016. Adams AJ et al.
Adams AJ et al. “Zombie” outbreak caused by the synthetic cannabinoid AMB-FUBINACA in New York. N Engl J Med 2017; 376:235-242 DOI: 10.1056/NEJMoa1610300