Relazione europea sulla droga: attenzione alle nuove sostanze

È stato presentato a Bruxelles il rapporto annuale dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze.

Dal documento emerge che in Italia si è registrato un leggero calo dei decessi legati all’abuso di sostanze, mentre a livello europeo sono in aumento. Tra gli altri aspetti messi in evidenza dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), in occasione della presentazione della Relazione europea sulla droga 2017: tendenze e sviluppi, si segnala la costante disponibilità di nuove sostanze psicoattive e la crescente minaccia alla salute rappresentata dagli oppioidi sintetici estremamente potenti. Nella sua panoramica annuale, l’Osservatorio esamina inoltre i segnali della crescente disponibilità di cocaina; gli sviluppi nelle politiche sulla cannabis e il consumo di droghe fra gli studenti.

I dati principali relativi all’Italia

  • È il secondo Stato in Europa, dopo la Francia per il consumo (almeno una volta nell’ultimo anno) di cannabis (2015), nella fascia di età tra i 15 e i 34 anni (Italia 19%, Francia 22,1%)
  • Le sostanze più usate almeno una volta nell’ultimo anno tra i giovani (15-34 anni) sono cannabis (19%),  cocaina (1,8%), MDMA (1%) e anfetamine (0,6%).
  • Il numero stimato di consumatori problematici di oppiacei è 205.200, con un tasso di prevalenza del 5 per mille, collocando l’Italia come quarto paese europeo.
  • Il consumo di cocaina colloca l’Italia all’ottavo posto con l’1,8% per la  fascia di età 15-34 anni.
  • Per il 52% delle persone che nel 2015 hanno iniziato un trattamento terapeutico per la dipendenza, la sostanza primaria di abuso è l’eroina; risulta in crescita la percentuale di persone sotto trattamento la cui sostanza primaria d’abuso è la cannabis (20%), preceduta dalla cocaina (25%).
  • Aumento delle persone sotto trattamento per la prima volta per poli-abuso di sostanze.
  • I trend a lungo termine indicano un costante aumento dell’età dei consumatori di eroina che entrano in trattamento, e l’età media delle nuove persone trattate è la più alta in Europa (27 anni).
  • Tra il 2010 e il 2014 sono stati rilevati 886 casi di infezioni da HIV tra le persone che assumono droghe per via iniettiva. Da un lato, il numero di nuove diagnosi in questa popolazione è nella media europea, dall’altro, il tasso di infezioni da HIV tra le persone che assumono droghe per via iniettiva è alto: nel 2015 quasi un terzo delle persone in trattamento era HIV-positiva.
  • Sugli interventi di riduzione del danno e di riduzione dei rischi, la relazione afferma che tali programmi e servizi tendono a essere concentrati nei maggiori centri urbani dell’Italia del nord e del centro. Tali programmi prevedono la distribuzione di siringhe sterili e di naloxone (antagonista degli oppiacei, utilizzato per la prevenzione delle overdose).

Morti per overdose. L’Italia è in controtendenza rispetto all’aumento dei morti per overdose. Se, infatti, con 8.441 decessi, nel 2015, il numero in Europa è aumentato per il terzo anno di fila, segnando un +6%, rispetto ai 7.950 dell’anno precedente, in Italia il numero è calato, con 7,8 morti per milione di abitanti, contro una media europea di 20,3. Le fasce d’età in cui si registra il maggior numero di morti sono quella 35-39; 40-44 e 45-49. Le morti sono, invece, aumentate in Paesi – considerati più virtuosi – come Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia, con l’eroina e altri oppioidi tra i principali responsabili.

I nuovi oppioidi sintetici
Dall’agenzia europea e dal commissario Avramopoulos, che lavorano a un nuovo piano d’azione per contrastare il fenomeno, parte anche un allarme, rivolto a tutti i Paesi, sui nuovi oppioidi sintetici. Sono 25 i tipi segnalati in Europa tra il 2009 e il 2016. Alcuni di questi, estremamente potenti, imitano gli effetti di eroina e morfina, diventando una minaccia crescente per la salute, oltre che una vera sfida per le società di controllo antidroga. Pur rappresentando ancora una piccola quota di mercato, sempre più fonti riferiscono della comparsa di queste sostanze – in arrivo principalmente dalla Cina – e dei danni che provocano, fra cui morti e intossicazioni. Per produrre molte migliaia di “dosi da strada” ne bastano piccole quantità: facili da nascondere e trasportare. Disponibili in varie forme, soprattutto in polvere, compresse e capsule, ma ce ne sono anche in versione liquida e sotto forma di spray nasali. Tra questi, i fentanili, potenti analgesici narcotici, circa 80 volte più potenti della morfina o dell’eroina, hanno pesato per oltre il 60% dei 600 sequestri di nuovi oppioidi sintetici nel 2015 in Europa.

«L’impatto del problema della droga continua a rappresentare una sfida significativa per le società dell’Unione. Oltre 93 milioni di europei hanno provato una droga illecita nella loro vita e i decessi per overdose continuano ad aumentare», avverte Avramopoulos che sottolinea come quello della droga rappresenti «un mercato da 24 miliardi di euro l’anno nell’Unione europea», col consumo di cocaina più diffuso nei Paesi dell’Europa occidentale e meridionale, e quello delle anfetamine più comune in Europa settentrionale e orientale. Basti pensare che a Spagna, Italia e Regno Unito sono riconducibili tre/quarti (74%) di tutte le richieste di trattamento per dipendenza da cocaina nell’Ue.

Fonti:
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (2017), Relazione europea sulla droga 2017 (PDF) Lussemburgo.
Italy, Country Drug Report 2017
Margit Szucs, Rapporto Ue sulle droghe: Italia 2a in Europa per uso di cannabis, Eurocomunicazione 7 giugno 2017. Cesda Rapporto europeo sulle droghe-approfondimento sull’Italia, 14 giugno 2017.
Comunicato stampa Agenzia europea delle droghe di Lisbona, 6.6.2017 (PDF)

Link
European Drug Report 2017: http://emcdda.europa.eu/edr2017

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