Per cercare di capire quale sia l’utilità delle sigarette elettroniche, la Cochrane Library ha aggiornato una precedente revisione del 2014 aggiungendo, ai 13 studi già inclusi, 11 nuovi studi. Tra gli studi valutati, solo due sono trial randomizzati controllati (RCT), uno condotto in Nuova Zelanda e uno in Italia. Gli RCT confrontavano entrambi sigarette elettroniche con e senza nicotina; nel trial italiano sono stati arruolati soggetti non intenzionati a smettere di fumare.
Gli altri tipi di studio inclusi (studi di coorte) valutavano l’incidenza di eventi avversi.
Dall’analisi Cochrane dei due RCT risulta che le persone che usavano sigarette elettroniche (EC) con nicotina avevano una maggiore probabilità di astenersi dal fumo per almeno 6 mesi in confronto ai soggetti che fumavano sigarette elettroniche placebo (RR 2.29, 95% CI 1.05-4.96; placebo 4% versus EC 9%; 2 studi; 662 partecipanti). Lo studio neozelandese che confrontava sigarette elettroniche con il cerotto di nicotina non ha rilevato differenze significative nei tassi di astinenza a 6 mesi (RR 1.26, 95% CI 0.68-2.34; 584 partecipanti). Nessuno degli studi valutati riportava eventi avversi seri collegati all’uso di sigarette elettroniche: quelli più frequenti sono stati irritazioni della bocca e della gola, mentre quelli a lungo termine non sono noti.
Alle sigarette elettroniche è dedicata anche una ricerca pubblicata sul BMJ relativa alla situazione britannica: è stata individuata una associazione diretta significativa tra l’uso di sigarette elettroniche e cessazione del fumo. Se si guardano i grafici sui trend temporali “i numeri mostrano un rapido aumento dell’uso di sigarette elettroniche tra tutte le persone che fumano tra il 2011 e il 2013, e trend in discesa nella proporzione di fumatori che fanno un tentativo di smettere ogni anno e della proporzione di acquisti di terapie sostitutive della nicotina”, scrive John Britton (direttore del Centre for Tobacco and Alcohol Studies britannico, University of Nottingham), e aggiunge “questo suggerisce che le sigarette elettroniche sono viste, da chi fuma, come un’alternativa, piuttosto che una integrazione, degli strumenti convenzionali per smettere di fumare (…)”. Quello che deve interessare, tuttavia, “sono i trend della prevalenza del fumo, che nel 2015 sono scesi di quasi un punto percentuale rispetto al 2014. Questa diminuzione indica che qualcosa, nella politica britannica di controllo del fumo, sta funzionando, e il successo nella cessazione del fumo attraverso la sostituzione con sigarette elettroniche è probabilmente uno dei fattori principali”.
Fonti:
Hartmann-Boyce J, McRobbie H, Bullen C, Begh R, Stead LF, Hajek P. Electronic cigarettes for smoking cessation. Cochrane Database of Systematic Reviews 2016, Issue 9. Art. No.: CD010216. DOI: 10.1002/14651858.CD010216.pub3.
Pacifici R, Pichini S, Graziano S, Pellegrini M, Massaro G, Beatrice F. Successful nicotine intake in medical assisted use of e-cigarettes: a pilot study. Int J Environ Res Public Health 2015;12(7): 7638-46.
Britton J. Electronic cigarettes and smoking cessation in England. BMJ 2016;354:i4819
Beard E et al. Association between electronic cigarette use and changes in quit attempts, success of quit attempts, use of smoking cessation pharmacotherapy, and use of stop smoking services in England: time series analysis of population trends. BMJ 2016;354:i4645
Sulla BAL vedi anche:
Fumo: i divieti funzionano?, 10/02/2016.
Fumo: nuove norme e ultimi dati sul fumo in Italia, 09/06/2014.