Mattick RP, Breen C, Kimber J, Davoli M. Methadone maintenance therapy versus no opioid replacement therapy for opioid dependence. Cochrane Database of Systematic Reviews 2009, Issue 3. Art. No.: CD002209. DOI: 10.1002/14651858.CD002209.pub2.
Background
La terapia di mantenimento con metadone è stata la prima e la più largamente utilizzata terapia sostitutiva per il trattamento della dipendenza da eroina, e quella più studiata fino a oggi. Nonostante in molti Paesi sia diffuso il suo utilizzo rimane un trattamento controverso la cui efficacia è stata contestata.
Obiettivi
Valutare l’efficacia della terapia a mantenimento con metadone (MMT) per il trattamento della dipendenza da oppiacei nel confronto con trattamenti non di mantenimento o non sostitutivi (ad esempio metadone a dosi scalari, programmi di riabilitazione drug-free, placebo, liste di attesa).
Strategia di ricerca
Sono state ricercate le seguenti banche dati elettroniche fino a dicembre 2008: CENTRAL, EMBASE, PubMED, CINAHL, Current Contents, Psychlit, CORK [www. state.vt.su/adap/cork], Alcohol and Drug Council of Australia (ADCA) [www.adca.org.au], Australian Drug Foundation (ADF-VIC) [www.adf.org.au], Centre for Education and Information on Drugs and Alcohol (CEIDA) [www.ceida.net.au], Australian Bibliographic Network (ABN), Library of Congress databases, le monografie NIDA disponibili, i proceeding del College on Problems of Drug Dependence Inc. e i riferimenti bibliografici degli articoli individuati attraverso le strategie di ricerca; sono stati inoltre contattati gli autori degli studi identificati per ottenere informazioni su altri studi pubblicati o non pubblicati.
Criteri di selezione degli studi
Tutti gli studi randomizzati controllati che confrontavano la terapia di mantenimento con metadone con il placebo o altre terapie non farmacologiche per il trattamento della dipendenza da oppiacei.
Raccolta e analisi dei dati
Gli autori hanno valutato gli studi separatamente e in modo indipendente, valutandone la qualità metodologica rispetto al modo in cui i pazienti erano stati randomizzati e assegnati ai bracci di trattamento. I dati per le sintesi statistiche sono stati estratti in doppio e separatamente.
Risultati principali
Undici studi, 1969 partecipanti, hanno soddisfatto i criteri per essere inclusi nella revisione, tutti erano studi randomizzati, due in doppio cieco. La generazione della sequenza per la randomizzazione era inadeguata in uno studio, adeguata in cinque studi e non chiara nei rimanenti studi. L’assegnazione dei pazienti ai bracci di trattamento era adeguata in tre studi e non chiara negli altri.
Il metadone si è dimostrato più efficace rispetto a nessun trattamento farmacologico nel ritenere più persone in trattamento e nella soppressione dell’uso di eroina, sia auto riportato sia valutato con analisi delle urine o del capello, 6 studi, 1129 partecipanti: RR 0,66 (95% IC da 0,56 a 0,78). Non si sono evidenziate differenze statisticamente significative per quanto attiene all’attività criminale, 3 studi, 363 partecipanti: RR 0,39 (95% IC da 0,12 a 1,25) e alla mortalità, 4 studi, 576 partecipanti: RR 0,48 (95% IC da 0,10 a 2,39).
Conclusioni degli autori
La terapia con metadone a mantenimento è efficace nel trattamento della dipendenza da eroina in quanto le persone trattate con questo tipo di intervento restano in trattamento più a lungo e assumono meno eroina rispetto a quelle trattate con terapie che non utilizzano agonisti degli oppiacei. Rispetto alla attività criminale e alla mortalità questa superiorità non raggiunge la significatività statistica.