Minozzi S, Amato L, Bellisario C, Davoli M. Detoxification treatments for opiate dependent adolescents. Cochrane Database of Systematic Reviews 2014, Issue 4. Art. No.: CD006749. DOI: 10.1002/14651858.CD006749.pub3.
Background
La letteratura scientifica che ha valutato l’efficacia dei trattamenti per gli adulti dipendenti da oppiacei ha chiaramente indicato che la farmacoterapia è una componente necessaria e accettabile dei trattamenti utili per la dipendenza da oppiacei. Tuttavia, non è stato pubblicato nessuno studio che valuti sistematicamente l’efficacia dei trattamenti farmacologici per la disintossicazione negli adolescenti.
Obiettivi
Valutare l’efficacia di qualsiasi intervento farmacologico mirato alla disintossicazione, da solo o associato ad interventi psicosociali, confrontato con nessun intervento, altri interventi farmacologici o psicosociali rispetto al completamento del trattamento, ridurre l’uso di sostanze illecite e migliorare lo stato fisico e sociale.
Strategia di ricerca
Sono stati ricercati Il registro Cochrane dei trial controllati (2014, Issue 1), PubMed (da gennaio 1966 a gennaio 2014), EMBASE (da gennaio 1980 to gennaio 2014), CINAHL (da gennaio 1982 a gennaio 2014), Web of Science (dal 1991 a gennaio 2014) e le referenze bibliografiche degli articoli reperiti attraverso le strategie di ricerca.
Criteri di selezione degli studi
Studi controllati randomizzati che confrontavano qualsiasi intervento farmacologico da solo o associate a un intervento psicosociale mirato alla disintossicazione verso nessun intervento, placebo, altri interventi farmacologici o psicosociali negli adolescenti (da 13 a 18 anni).
Raccolta e analisi dei dati
È stata utilizzata la metodologia standard Cochrane.
Risultati principali
Due studi, 190 partecipanti, hanno soddisfatto i criteri necessari per essere inclusi nella revisione. Uno studio confrontava la buprenorfina con la clonidina per la disintossicazione. Nessuna differenza tra i due trattamenti per il numero di abbandoni precoci del trattamento: RR 0.45 (95% IC da 0.20 a 1.04) e l’accettabilità del trattamento come punteggio medio dei sintomi astinenziali: MD 3.97 (95% IC da -1.38 a 9.32). Un maggior numero di pazienti nel gruppo trattato con buprenorfina entrava in trattamento con naltrexone: RR 11.00 (95% IC da 1.58 a 76.55), la qualità delle prove era moderata.
L’ altro studio confrontava un trattamento di mantenimento con buprenorfina e naloxone verso un trattamento disintossicante con buprenorfina. Per quanto attiene al numero di persone che abbandonavano precocemente il trattamento, i risultati erano in favore del trattamento di mantenimento: RR 2.67 (95% IC da 1.85 a 3.86), e per i risultati al follow up: RR 1.36 (95% IC da 1.05 a 1.76); nessuna differenza tra i due trattamenti rispetto all’uso di oppiacei, la qualità delle prove era bassa.
Conclusioni degli autori
È difficile trarre delle conclusioni sulla base di soli due studi con pochi partecipanti. Inoltre nessuno dei due studi considerava l’efficacia del metadone, che è il farmaco più comunemente utilizzato per il trattamento della disintossicazione da oppiacei. Una delle possibili spiegazioni per la mancanza di prove, è la difficoltà, per ragioni pratiche ed etiche, di condurre studi su adolescenti.