Vaccini, covid-19 e la discesa degli anticorpi

I livelli di anticorpi dei vaccini anti-covid sembra che inizino a diminuire già a partire da sei settimane dopo la vaccinazione completa e possono ridursi di oltre il 50% in 10 settimane. Questo secondo i nuovi dati dello studio Virus Watch dell’UCL.

I risultati, pubblicati come correspondence su The Lancet, includono dati di oltre 600 persone e sono coerenti in tutti i gruppi indipendentemente dall’età, dalle malattie croniche o dal sesso. I livelli di anticorpi sono sostanzialmente più alti dopo due dosi di vaccino Pfizer rispetto alle due dosi di Astrazeneca. Sono anche molto più alti in quelli con una precedente infezione da SARS-CoV-2.

Per Pfizer i livelli anticorpali si sono ridotti da una mediana di 7506 U/ml a 21-41 giorni a 3320 U/ml a 70 o più giorni. Per Astrazeneca invece i livelli anticorpali si sono ridotti da una mediana di 1201 U/ml a 0-20 giorni a 190 U/ml (67-644) a 70 o più giorni.

“Quando pensiamo a chi dovrebbe avere la priorità per le dosi di richiamo, i nostri dati suggeriscono che quelli che sono stati vaccinati prima, in particolare con il vaccino Astrazeneca, hanno probabilmente i livelli di anticorpi più bassi”, spiega il professor Rob Aldridge (UCL Institute of Health Informatics).

C’è poi da considerare che quelli che sono stati vaccinati con il vaccino Astrazeneca, inclusa la maggior parte dei residenti nelle case di cura avranno verosimilmente livelli di anticorpi molto più bassi rispetto a quelli vaccinati con il vaccino Pfizer, quindi potrebbe anche essere necessario considerare questa evidenza quando si deciderà a chi dovrebbe essere data la priorità per le terze dosi”.

Un campione di dimensioni relativamente piccole per alcuni gruppi e il fatto che ogni individuo ha contribuito con un solo dato dopo la vaccinazione non aiutano a verificare quanto scendono velocemente i livelli di anticorpi per ogni individuo, o se comunque continuerebbero a diminuire o potrebbero raggiungere un livello stabile nei prossimi mesi.

C’è anche da notare che persone diverse avranno diversi livelli di immunità a seconda della capacità di neutralizzare il virus da parte dei loro anticorpi e delle risposte dei linfociti T: anche quando i livelli di anticorpi misurabili sono bassi, è probabile che esista una memoria immunitaria che potrebbe nel tempo offrire una protezione a lungo termine.

“Sappiamo che i vaccini sono eccellenti nel prevenire malattie gravi, ma non sono perfetti e i nostri dati suggeriscono che la protezione diminuirà nel tempo. Con i tassi di covid-19 in rapido aumento e le previsioni di tassi molto elevati nelle prossime settimane e mesi, è importante che coloro che sono clinicamente vulnerabili, i cui livelli di anticorpi potrebbero essere diminuiti, continuino a essere cauti”, riassume Andrew Hayward (UCL Epidemiology and Health Care).

In sintesi, anche se le implicazioni cliniche della diminuzione dei livelli di anticorpi non sono ancora chiare, ci si aspettava un certo declino e la ricerca attuale mostra comunque che i vaccini rimangono efficaci contro la malattia grave di covid-19.

Fonte
Shrotri M et al. Spike-antibody waning after second dose of BNT162b2 or ChAdOx1. Correspondence|online first.

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