L’universalità del Servizio sanitario nazionale ha rappresentato e rappresenta ancora un aspetto fondante, di riconoscibilità della sanità italiana. Questo principio però si scontra spesso con una realtà fatta di evidenti disparità che ormai è impossibile ignorare. La sanità italiana è per tutti, ma funziona meglio per gli utenti con livello culturale e status socioeconomico più elevati. Partendo dalle riflessioni del libro “La sanità non è sempre salute” (Il Pensiero Scientifico Editore) nel corso della BAL Talk sono stati affrontati i nodi principali delle disuguaglianze nell’ambito della salute, analizzando i dati che dimostrano le relazioni tra lo stato socioeconomico dei cittadini e il loro rapporto con i servizi sanitari soprattutto rispetto al caso scuola della città di Roma. Un incontro-dialogo multidisciplinare che ha offerto spunti al dibattito su questa debolezza strutturale del sistema italiano, verso “un’idea diversa di sanità di tutti”.