Alfabloccanti nei calcoli ureterali: sì, no, dipende

Le principali linee guida raccomandano l’uso degli alfabloccanti per agevolare l’espulsione dei calcoli ureterali, tenendo conto dei risultati di numerosi studi clinici randomizzati condotti su un campione di piccole dimensioni. Tuttavia uno studio pubblicato sul Lancet nel 2015 ha messo in dubbio l’efficacia di tale trattamento.

Una revisione sistematica con metanalisi dei dati, pubblicata recentemente sul BMJ, ha provato a fare chiarezza. John M Hollingsworth (University of Michigan) e collaboratori hanno esaminato i dati relativi a 55 trial randomizzati controllati che confrontavano gli alfabloccanti con placebo o con nessun trattamento. I trial coinvolgevano in tutto quasi 6000 pazienti.

I risultati
L’utilizzo di alfabloccanti non comporta benefici nei calcoli più piccoli, in quelli cioè di dimensioni inferiori a 5 mm. I soggetti con calcoli di maggiori dimensioni, tuttavia, se trattati con alfabloccanti avevano una probabilità superiore del 57% di espellere i calcoli rispetto ai controlli; diminuiva inoltre di circa 3 giorni il tempo necessario per espellerli. C’erano meno episodi di dolore, rischi inferiori di intervento chirurgico e di ricovero. Il rischio di eventi avversi severi era infine simile nei due gruppi.

Quali le implicazioni per la pratica clinica?
Dopo lo studio di Robert Pickard et al. pubblicato sul Lancet nel 2015, le linee guida in materia sono state messe in discussione, ma questa, secondo Hollingsworth et al., è una reazione esagerata perché i risultati della loro metanalisi suggeriscono che “si potrebbe evitare l’intervento chirurgico, e relativi rischi, ad ampi sottogruppi di pazienti, facendo prima una prova con gli alfabloccanti”. Dal momento che il trattamento risulterebbe essere efficace soprattutto nei calcoli di maggiori dimensioni (≥5 mm), se si vogliono usare gli alfabloccanti sarebbe necessario, secondo gli autori dello studio, sottoporre a indagine radiologica i pazienti con sospetto di calcoli ureterali.

La metanalisi del BMJ sottolinea la forza delle revisioni sistematiche di focalizzarsi su specifici quesiti clinici, raggruppando i dati provenienti da molti studi. Anche se lo studio di Pickard ha preso in considerazione un ampio campione ed è stato condotto con rigore metodologico, i suoi risultati dovrebbero essere inseriti in un contesto già esistente di evidenze per meglio individuare aspetti importanti dal punto di vista clinico.

Fonti
Hollingsworth JM. Alpha blockers for treatment of ureteric stones: systematic review and meta-analysis. BMJ 2016;355:i6112
BAL. Colica-ureterale:farmaco e placebo a confronto, 2 settembre 2015.

Le linee guida dell’European Association of Urology
Türk, C, Knoll, T, Petrik, A et al. European Association of Urology guidelines on urolithiasis (2016 update).

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