Anticoagulanti orali e sanguinamento gastrointestinale: ancora un gender gap

Il genere femminile è sottorappresentato negli studi che valutano l’incidenza di sanguinamento gastrointestinale in pazienti con fibrillazione atriale trattati con anticoagulanti orali (DOAC) e antagonisti della vitamina K (AVK), ma uno studio pubblicato su Journal of Cardiovascular Pharmacology and Therapeutics ha indagato questo aspetto e evidenziato che possono esserci differenze di genere.

È stata eseguita pertanto un’analisi retrospettiva utilizzando diversi sistemi informativi, includendo i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare, di età superiore a 65 anni. Sono stati identificati 15338 pazienti (55% donne) che hanno assunto DOAC e 44542 (50% donne) che hanno assunto AVK. Per la valutazione del rischio di sanguinamento è stato utilizzato il punteggio HAS-BLED e la storia pregressa di malattia gastrointestinale.

La maggior parte dei pazienti ha mostrato un punteggio HAS-BLED ≥2. Tra i pazienti che hanno assunto DOAC, il rischio di sanguinamento gastrointestinale è risultato essere più alto nelle donne rispetto agli uomini (0,90 vs 0,59) e la differenza è rimasta significativa anche dopo aggiustamento (HR 1,48, 95%CI 1,02-2,16). Viceversa, per i pazienti che hanno assunto AVK, lo studio non ha riportato nessuna differenza significativa di genere.

Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio, questi dati suggeriscono che le donne trattate con DOACs hanno un rischio maggiore di sanguinamento GI rispetto agli uomini, soprattutto quelle con maggiori patologie pregresse. I clinici dovrebbero quindi tenerne conto per una corretta scelta della terapia farmacologica.

Fonte
Ferroni E et al. Gender related differences in gastrointestinal bleeding with oral anticoagulation in atrial fibrillation. J Cardiovasc Pharmacol Ther 2022;27:10742484211054609.

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