Sulla rivista Clinical Genitourinary Cancer sta per essere pubblicata una revisione sistematica sugli studi che hanno riguardato l’effetto del genere sulla risposta chemioterapica e sugli esiti oncologici dopo cistectomia radicale e chemioterapia perioperatoria.
Sono vari i tumori con differenze di incidenza, diagnosi e sopravvivenza tra uomini e donne (per esempio, quello del colon retto, del polmone e quello testa-collo), differenze che hanno contribuito alla creazione di raccomandazioni specifiche per genere in oncologia.
Nel caso del carcinoma della vescica i pazienti maschi presentano un rischio 3-4 volte maggiore di sviluppare il tumore rispetto alle controparti femminili. Tra l’altro l’incidenza di UCB è aumentata del 25% più velocemente negli uomini rispetto alle donne negli ultimi dieci anni. Nonostante questa evidente disparità di genere nell’epidemiologia del carcinoma della vescica, ci sono evidenze che le donne presentino stadi di malattia più avanzati al momento della diagnosi primaria e possano avere esiti peggiori rispetto ai loro omologhi maschi. Di conseguenza il genere è stato incluso come prognostico per gli esiti del carcinoma della vescica nei vari tool predittivi.
Restava da chiarire l’effetto del genere sulla risposta chemioterapica e sugli esiti oncologici dopo cistectomia radicale (RC) e chemioterapia perioperatoria, problema di cui si è occupata la revisione sistematica di Kimura e colleghi. Sono stati selezionati 15 studi pubblicati tra il 2008-2019. Nel caso dei pazienti che avevano ricevuto la chemioterapia neoadiuvante (NAC), il genere femminile non era associato a una risposta completa (OR 0,94; IC 95%, 0,69 -1,26) né a una risposta completa o parziale (OR 0,96; IC 95%, 0,73-1,27). Inoltre, le pazienti che erano state sottoposte a RC e NAC avevano con maggiore probabilità tassi migliori di recidiva della malattia e di mortalità cancro-specifica rispetto ai pazienti maschi (HR 0,66; IC 95% 0,44-0,98; e HR 0,49; IC 95%, 0,29-0,81, rispettivamente). Per i pazienti che erano stati sottoposti a chemioterapia adiuvante, il genere femminile non era associato a mortalità complessiva (FC aggregata, 1,15; IC 95%, 0,7-1,89), recidiva della malattia (HR aggregata, 0,95; IC 95%, 0,74-1,23) e a mortalità specifica per cancro (HR aggregata, 1,07; IC 95%, 0,81-1,43). Infine le pazienti con carcinoma della vescica sembravano trarre maggiori benefici dalla NAC rispetto alle controparti maschili.
Fonte
Kimura S et al. Impact of gender on chemotherapeutic response and oncologic outcomes in patients treated with radical cystectomy and perioperative chemotherapy for bladder cancer: a systematic review and meta-analysis. Clin Genitourin Cancer. 2019 Dec 5. pii: S1558-7673(19)30358-1. doi: 10.1016/j.clgc.2019.11.007. [Epub ahead of print]