Il 15 giugno a Roma, presso l’Istituto Superiore di Sanità, si svolgerà un incontro sull’uso dei farmaci in Italia.
L’obiettivo del convegno “Le analisi sull’uso dei farmaci: metodi ed esperienze in Italia” è quello di richiamare l’attenzione sull’appropriatezza nell’uso dei farmaci.
Qual è il quadro che emerge dai dati disponibili? L’uso continua ad aumentare. Secondo i dati dell’Osmed, nel 2015 (e il quadro si conferma anche negli ultimi dati disponibili relativi ai primi 9 mesi del 2016) si consumavano, ogni giorno, oltre 1100 dosi di farmaci (DDD: defined daily dose) ogni 1000 abitanti (DDD/1000 abitanti-die). In media quindi, ciascun cittadino italiano riceve più di una dose di farmaci al giorno. Naturalmente, i livelli d’uso crescono notevolmente con l’età, e nelle persone di età superiore a 75 anni si superano le 4000 DDD ogni 1000 abitanti-die.
Quali le cause? Un andamento crescente nei livelli di uso potrebbe essere giustificato, in quanto aumentano la disponibilità di farmaci efficaci, l’età della popolazione e la capacità di recuperare al trattamento quote di popolazione precedentemente non trattate (o non aderenti ai trattamenti). Fra gli esempi per i quali un incremento dei livelli di utilizzo può essere ritenuto positivo si può considerare l’uso dei farmaci antiipertensivi e quello degli anticoagulanti orali. Non sempre, però, l’incremento dell’uso va considerato positivamente. Ad esempio, il continuo incremento della prescrizione di farmaci antidepressivi richiede ulteriori approfondimenti.
Un caso limite è quello della crescita osservata per la vitamina D (e analoghi). A livello nazionale si è osservato un incremento di circa 3 volte nell’uso fra il 2011 e il 2015 (da 0,9 a 2,7 euro pro capite) e lo stesso trend si conferma per i primi 9 mesi del 2016. Incrementi di questo tipo – che corrispondono a una quota di circa l’8% della popolazione italiana che riceve prescrizioni di vitamina D – non trovano giustificazioni né nella prevalenza dei trattamenti farmacologici dell’osteoporosi (nei quali si giustifica l’aggiunta di vitamina D) e neppure nell’epidemiologia della ipovitaminosi nella popolazione.
La variabilità regionale
Si osserva una variabilità di uso (DDD e prevalenza) fra regioni, Asl, distretti, gruppi di medici, sia nel complesso della prescrizione, sia per molte categorie di farmaci e singole sostanze. Ad esempio, a livello regionale, si passa da circa 1250 DDD per 1000 abitanti-die del Lazio, a poco più di 900 della Provincia di Bolzano. Anche quando non è chiaro quale sia il livello “corretto” di uso (nel complesso o per una categoria di farmaci), il fenomeno della variabilità mette in evidenza la possibilità di sovrautilizzo o di sottoutilizzo. Nel primo caso ci possono essere un danno per le persone per l’esposizione a inutili rischi di reazioni avverse e uno spreco di risorse. Ad esempio, l’Italia è uno dei Paesi europei con i maggiori livelli d’uso degli antibiotici (in Italia, nel 2015, si passa da 14,4 della PA Bolzano 32,4 della Campania). Un altro possibile sovrautilizzo è quello relativo alla poliprescrizione nei grandi anziani, e in generale, nelle persone con polipatologia, le quali sono anche meno rappresentate all’interno degli RCT. Questo crea una difficoltà aggiuntiva, per la necessità di passare dalle linee guida del singolo problema a quelle che tengano conto del paziente con polipatologie. Ma ci sono anche possibili casi di sottoutilizzo, spesso legati a problemi di accesso e di disuguaglienze. Un (verosimile) esempio di sottoutilizzo è relativo alla prescrizione di anticoagulanti orali, contesto nel quale l’aumento degli utilizzatori che si è verificato dopo l’immissione in commercio dei nuovi anticoagulanti orali suggerisce una capacità di recuperare al trattamento (in primo luogo per la fibrillazione atriale) quote di popolazione precedentemente non trattate.
Il convegno
Le analisi sull’uso dei farmaci: metodi ed esperienze in Italia
Roma, giovedì 15 giugno 2017
Sede: Istituto Superiore di Sanità, Aula Pocchiari | Viale Regina Elena, 299 – Roma
Scadenza iscrizione: 7 giugno 2017
Il convegno è gratuito e NON sono previsti crediti formativi ecm. Per partecipare, è sufficiente compilare la domanda di iscrizione allegata e inviarla all’indirizzo di posta elettronica: paola.ruggeri@iss.it
Scheda di iscrizione (PDF: 25 Kb)
Programma (PDF: 37 Kb)
Fonte: Responsabile scientifico: Giuseppe Traversa
Segreteria scientifica: Roberto Da Cas | Segreteria organizzativa: Paola Ruggeri, Enrica Tavella