Un panel di esperti americani ha sviluppato e pubblicato su JAMA Oncology le prime linee guida in assoluto per le mammografie nelle donne anziane (di età pari o superiore ai 75 anni) sopravvissute al cancro al seno. Si tratta di raccomandazioni basate sull’aspettativa di vita e progettate per ridurre al minimo il rischio per le pazienti, incoraggiando, nel contempo, il processo decisionale congiunto tra le sopravvissute al cancro al seno e gli operatori sanitari.
Sappiamo che i benefici dello screening mammografico diminuiscono con l’aumentare dell’età e quando l’aspettativa di vita è breve, ma molte pazienti non si rendono conto che sottoporsi a una mammografia è in realtà una decisione che merita riflessione e personalizzazione.
Il rischio, nel caso di una popolazione che invecchia con una storia precedente di cancro al seno, è proseguire con gli screening più del necessario. E c’è una grande variabilità rispetto a questa scelta anche quando l’aspettativa di vita di una persona si riduce a causa di condizioni mediche non correlate alla sua storia di cancro al seno.
Per cercare di porre rimedio a questa situazione, spiega Rachel Freedman (Department of Medical Oncology del Dana-Farber Cancer Institute di Boston), il suo pool “ha riunito esperti di più discipline, ha cercato input da medici e pazienti e ha derivato una serie di linee guida con uno scopo preciso: aiutare i medici e le donne a prendere decisioni personalizzate sulla mammografia, riconsiderando i vantaggi e i danni dei test, le preferenze dei pazienti”.
Dal gruppo di esperti in cure primarie per il cancro al seno, geriatria, radiologia, sopravvivenza e infermieristica sono stati presi in esame i dati sul cancro al seno raccogliendo anche il contributo di un panel composto da 18 pazienti. Il pool ha anche esaminato la ricerca disponibile sui vantaggi e gli svantaggi della mammografia.
In generale, le nuove linee guida raccomandano che gli operatori sanitari interrompano le mammografie di routine nelle sopravvissute al cancro al seno in base all’aspettativa di vita prevista. Più in dettaglio:
- Interruzione delle mammografie di routine nelle sopravvissute con un’aspettativa di vita inferiore a 5 anni.
- Considerare l’interruzione dello screening nelle sopravvissute con un’aspettativa di vita da 5 a 10 anni.
- Mammografia continua (ogni 1 o 2 anni) per le sopravvissute con un’aspettativa di vita di oltre 10 anni.
- Interrompere la mammografia per le over 85 con aspettativa di vita inferiore a 5 anni a meno che non siano donne in condizioni di salute estremamente buone o desiderino continuare lo screening.
Infine nell’ottica di una collaborazione per la miglior personalizzazione della scelta, viene suggerito di offrire alle pazienti materiale informativo per aiutarle a determinare il rischio di avere un cancro al seno ricorrente e a valutare i potenziali benefici e gli svantaggi della mammografia con il loro clinico di riferimento.
Fonte
Freedman RA et al. Individualizing surveillance mammography for older patients after treatment for early-stage breast cancer: multidisciplinary expert panel and International Society of Geriatric Oncology Consensus Statement. JAMA Oncol. Published online January 28, 2021. doi:10.1001/jamaoncol.2020.7582