È di pochi giorni fa la pubblicazione su un canale social da parte di un noto divulgatore scientifico italiano sul costo per lo Stato di una confezione di un farmaco antitumorale orale per un solo mese di assunzione e di quanto siamo fortunati ad aver un servizio sanitario nazionale basato sull’universalità, l’uguaglianza e l’equità.
Tutto ciò è sempre vero? Assolutamente sì.
Quando somministriamo un farmaco oncologico orale, come tutti i farmaci dobbiamo prevedere che la dose standard potrebbe non essere quella ottimale per il paziente e quindi potremmo trovarci in un momento successivo a ridurre le dosi del farmaco o, peggio, ad interromperne la somministrazione.
Tutto ciò ha un costo? Ovviamente sì.
I farmaci antitumorali orali offrono sicuramente praticità, ma possono comportare sprechi dovuti a dosaggi prestabiliti e limitati delle pillole, specialmente se associata a riduzioni della dose prescritta o ad eventuale sospensione.
L’elevato costo per pillola, le opzioni limitate per il numero di dosi per confezione e la disponibilità di dosaggi delle pillole contribuiscono a questo ulteriore impegno economico.
È un costo rilevante? Ovviamente sì.
In uno studio recentemente pubblicato su Jama Oncology1 (ultimo nome Vinay Prasad) gli autori hanno voluto analizzare i costi legati allo spreco di pillole dovuto alla modifica della dose e alla sospensione dei farmaci antitumorali orali, sottolineando la mancanza di rapporti sul costo di questo fenomeno ai sistemi di governance.
L’aumento del costo delle cure oncologiche e l’onere della tossicità finanziaria per i pazienti rendono fondamentale il contenimento di questa spesa. Lo studio ha analizzato 22 farmaci antitumorali orali provenienti da 35 studi clinici per determinare il costo mediano degli sprechi derivanti dalla riduzione della dose e/o dalla sospensione di dose.
Il costo significativo stimato dello spreco di pillole dovuto alla modifica della dose e alla sospensione dei farmaci antitumorali orali è stato di 1750 dollari per paziente.
È un costo prevedibile? Risposta difficile, direi nella maggior parte dei casi no, tuttavia i risultati sottolineano la necessità di una migliore rendicontazione e consapevolezza dei costi potenziali al sistema dovuti alla riduzione/sospensione della dose.
È una spesa prevenibile? Sicuramente sì.
La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sulla valutazione delle strategie di prezzo e di rimodulazione di dose per ridurre al minimo lo spreco di farmaci e ridurre l’onere finanziario per i pazienti. Strategie come l’ottimizzazione dei dosaggi delle pillole, delle dimensioni delle confezioni e dei modelli di prezzo potrebbero aiutare a ridurre gli sprechi e a migliorare l’efficacia in termini di costi nel trattamento farmacologico antitumorale.
Non solo, tutto ciò potrebbe rappresentare un potenziale fattore determinante per gli operatori sanitari e per i responsabili politici nella prescrizione dei farmaci e soprattutto nelle politiche di rimborso.
Note per i lettore: considerazioni metodologiche
Lo studio riconosce diverse limitazioni.
Lo studio si basava su ipotesi e calcoli su dati a livello di paziente, poiché il numero effettivo di pillole sprecate non era disponibile.
In secondo luogo, i dati degli studi clinici sono stati estratti principalmente dal foglietto illustrativo della FDA, che potrebbe non riflettere gli scenari del mondo reale, in quanto la durata del trattamento e la percentuale di riduzione e interruzione della dose possono cambiare con i dati emergenti.
In terzo luogo, le stime di questo studio si sono basate sui dati degli studi clinici, che in genere includono pazienti più giovani e più sani rispetto a quelli della pratica clinica, il che suggerisce che le stime potrebbero essere una sottovalutazione dei costi indicati.
Infine, lo studio incoraggia altri a replicare l’analisi con dati reali per convalidare i risultati e migliorare l’accuratezza delle stime.
Raffaele Giusti
Oncologia Medica
Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea
Fonti
1. Lam M, Olivier T, Haslam A, Tuia J, Prasad V. Cost of drug wastage from dose modification and discontinuation of oral anticancer drugs. JAMA Oncol. Published online July 20, 2023. doi:10.1001/jamaoncol.2023.2306.
Letture consigliate
Moseley WG et al. Dispensing oral medications: why now and how? Community oncology 2009.
Dusetzina SB et al. Mind the gap: why closing the doughnut hole is insufficient for increasing medicare beneficiary access to oral chemotherapy. Journal of Clinical Oncology 2016.
Ata A et al. It is not only the empty vials that go into the garbage can during chemotherapy drugs preparation: a cost analysis of unused chemotherapy drugs in cancer treatment. Journal of B.U.ON.: official journal of the Balkan Union of Oncology 2012.
Taylor DW et al. Benefits outweigh costs in universal healthcare: business case for reimbursement of take-home cancer medicines in Ontario and Atlantic Canada. American. Journal of Medicine and Medical Sciences 2014.
Lien K et al. Adjusting for drug wastage in economic evaluations of new therapies for hematologic malignancies: a systematic review. Journal of Oncology Practice 2016.