Centodieci autori hanno contribuito a formare un terzo della base delle evidenze sui trattamenti farmacologici per il diabete: 48 di questi autori sono dipendenti di aziende farmaceutiche. Dobbiamo a 11 “super” autori il 10 per cento della produzione di evidenze sul tema.
Sono i principali risultati di una ricerca condotta da tre medici olandesi con il coordinamento di Edwin Gale (University of Bristol) pubblicata sul BMJ.
Lo studio. Sono stati ricercati su PubMed tutti i trial randomizzati controllati pubblicati tra il 1993 e il 2013 sui nuovi farmaci per il diabete. Sono stati individuati 3782 articoli di 13592 autori. Tra questi, 110 autori erano citati in 1227 (32.4%) articoli e una cerchia più ristretta di 11 autori aveva pubblicato 397 articoli (10.5%). Evidente l’aumento del numero di articoli pubblicati sui farmaci ipoglicemizzanti: da 22 nel 1993 a 566 nel 2013
Un ulteriore dato che emerge dalla ricerca è che l’82% dei 110 autori più prolifici proviene da quattro paesi: USA, Italia, Regno Unito e Germania. Tra questi, il 44% era impiegato presso aziende farmaceutiche e il 56% ricopriva una carica accademica ed era in stretto contatto con l’industria. Dei 991 RCT pubblicati dai 110 autori, 906 erano sponsorizzati da aziende private.
Guardando più da vicino la produzione degli 11 superautori, emerge che alcuni sono in grado di pubblicare tra i 7 e i 27 trial randomizzati controllati (dei quali da 5 a 25 su trattamenti ipoglicemizzanti).
Il quadro che emerge è quello di una ricerca fortemente condizionata dalla presenza delle aziende e da una ristretta cerchia di autori. Ma anche le istituzioni accademiche hanno delle responsabilità: sarebbe auspicabile, scrive Elizabeth Wager, autrice dell’editoriale di commento, che il sistema di valutazione prendesse in considerazione, oltre alla quantità di articoli, la loro qualità e il loro impatto, come anche l’attività didattica e di peer-review.
Fonti:
Holleman F, Uijldert M, Donswijk LF, Gale EAM. Productivity of authors in the field of diabetes: bibliographic analysis of trial publications. BMJ 2015;351:h2638
Wager E. Are prolific authors too much of a good thing? BMJ 2015;351:h2782