L’emicrania è un disturbo piuttosto comune nei bambini. Le stime indicano che il 3,5-5% sperimenterà mal di testa compatibili con l’emicrania e, come accade negli adulti, nella maggior parte dei casi (circa il 60%) si tratterà di emicrania senza aura. In generale, circa il 18% ha soltanto emicrania con aura, il 13% ha entrambe mentre il 5% ha solo aura.
Nel caso dei bambini la valutazione iniziale si concentra perlopiù sull’esclusione di altre condizioni. Sul fronte della gestione si cerca invece di identificare i fattori scatenanti, di fornire sollievo dal dolore e di considerare la profilassi.
Stando alle nuove linee guida prodotte dall’American Academy of Neurology e dall’American Headache Society pubblicate su Neurology, la maggior parte dei farmaci per la prevenzione dell’emicrania non è migliore del placebo, nonostante il fatto che il trattamento precoce per l’emicrania acuta nei bambini e negli adolescenti sia ampiamente incoraggiato.
I due nuovi documenti approvati dall’American Academy of Pediatrics and the Child Neurology Society forniscono raccomandazioni basate sull’evidenza per il trattamento sintomatico acuto e la prevenzione dell’emicrania dei bambini e degli adolescenti, aggiornando le vecchie linee guida risalenti al 2004.
Oltre agli aspetti positivi: “Abbiamo esaminato tutte le prove disponibili e la buona notizia è che esistono trattamenti basati su prove per bambini e adolescenti che sono efficaci nel trattamento degli attacchi di emicrania quando si verificano”, ha spiegato Maryam Oskoui della McGill University a Montreal, Canada; non mancano, come si accennava sopra, quelli negativi: “Tuttavia, la maggior parte dei farmaci pensati per prevenire attacchi ricorrenti di emicrania nei bambini sono validi soltanto come il placebo e ci sono poche prove a sostegno di un trattamento dei sintomi correlati come la nausea e la sensibilità alla luce”.
Purtroppo, la ricerca bibliografica della linea guida è aggiornata al 2017, quindi è necessario tenere conto che non sono presenti studi più recenti che hanno valutato nuovi trattamenti, come gli antagonisti del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina o i dispositivi di neuromodulazione. Senza dimenticare anche che, “il beneficio della terapia cognitivo-comportamentale nella prevenzione dell’emicrania, da sola o in combinazione con altri trattamenti, merita ulteriori studi”, come ha precisato Oskoui.
I nuovi punti fermi
Le nuove linee guida AAN/AHS consigliano innanzitutto di elaborare una storia dettagliata dell’evoluzione dei sintomi e di sottoporsi a esame neurologico, mentre tutti, pazienti e genitori, dovrebbero ricevere consulenza sui fattori legati allo stile di vita che possono influenzare negativamente la frequenza del mal di testa, tra cui mancanza di attività fisica, sovrappeso, eccesso di caffeina, cattive abitudini del sonno e disidratazione.
Le aree trattate nelle linee guida hanno riguardato il trattamento acuto dell’emicrania e la prevenzione dei sintomi.
Per il trattamento in acuto, le raccomandazioni sono queste:
Per la prevenzione, il panel ha valutato 15 studi di classe I-III arrivando a questi risultati:
Riassumendo le conclusioni degli autori, la maggior parte dei bambini beneficia di trattamenti per l’emicrania acuta e cambiamenti nello stile di vita e, a oggi, non richiede un trattamento preventivo aggiuntivo.
Fonte
Maryam Oskoui et al. Practice guideline update summary: Pharmacologic treatment for pediatric migraine prevention. Neurology Aug 2019, 10.1212/WNL.0000000000008105; DOI:10.1212/WNL.0000000000008105
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