Emorragie e acido tranexamico: quanto prima, tanto meglio

In caso di emorragie massicce da trauma o post-partum, la tempestività è la chiave del successo: è il messaggio principale di una metanalisi pubblicata su Lancet che ha evidenziato come la somministrazione di acido tranexamico possa ridurre la mortalità del 70% se utilizzato immediatamente. Non solo: il beneficio per la sopravvivenza sembra diminuire del 10% per ogni 15 minuti di ritardo del trattamento e dopo 3 ore dall’inizio dell’emorragia non ci sono più benefici.

Lo studio

Attraverso una metanalisi condotta su dati individuali provenienti da studi randomizzati che valutavano l’effetto degli antifibrinolitici nelle emorragie severe acute, condotti tra il 1946 e il 2017, sono stati individuati due trial randomizzati (CRASH-2 e WOMEN) che hanno coinvolto 40 138 soggetti con emorragie da trauma e post-partum trattati con acido tranexamico o con placebo.

Si sono verificati in tutto 3558 decessi dei quali 1408 (40%) dovuti a emorragia, la maggior parte (884 [63%] su 1408) dei quali entro le prime 12 h.

Nelle emorragie post-partum il picco di mortalità si è avuto 2-3 ore dopo il parto. L’acido tranexamico aumentava significativamente la sopravvivenza globale (odds ratio [OR] 1,20 95% CI 1,08–1,33; p=0,001) rispetto al placebo, senza differenze legate al sito dell’emorragia. Il ritardo nel trattamento ne riduceva i benefici (p<0,0001). Il trattamento immediato aumentava la sopravvivenza di più del 70% (OR 1,72 95% CI 1,42–2,10; p<0·0001). Il beneficio per la sopravvivenza diminuiva del 10% per ogni 15 minuti di ritardo del trattamento e dopo che erano passate 3 ore dall’inizio dell’emorragia non c’erano più benefici. Non si sono inoltre rilevati aumenti di eventi vascolari occlusivi legati al trattamento.

“Una risposta veloce può rappresentare la differenza tra la vita e la morte, e ciò significa che i pazienti vanno trattati urgentemente al momento del trauma o appena viene formulata la diagnosi di emorragia. Dobbiamo assicurarci che l’acido tranexamico sia disponibile prima che i pazienti raggiungano l’ospedale e ogni qualvolta si assista a un parto”, ha sottolineato il professore Ian Roberts della London School of Hygiene & Tropical Medicine, che ha coordinato lo studio.

Per approfondire l’argomento vi rimandiamo a un recente articolo a cura di Marco Marietta (AOU di Modena, Policlinico) per il FADOI. “L’acido tranexamico (AT), principale esponente dei farmaci antifibrinolitici, è un importante presidio terapeutico nella gestione delle emorragie, con una lunga e onorata carriera alle spalle”, scrive Marietta, ”ed una seconda giovinezza grazie a diversi recenti trial di ampie dimensioni e buona qualità metodologica”, come CRASH-2 e WOMEN. Nella sua breve rassegna mette a fuoco alcuni aspetti pratici dell’uso dell’AT, con particolare riguardo alle evidenze disponibili in termini di efficacia e sicurezza, “offrendo nel contempo un frame concettuale da utilizzare per le scelte cliniche nei numerosi ambiti nei quali tali evidenze mancano, o sono di bassa qualità”. Parte con un paragrafo introduttivo sugli aspetti farmacologici, per prendere poi in esame l’utilizzo dell’AT nei traumi, nella chirurgia elettiva, nella chirurgia maggiore ortopedica, nell’emorragia post-partum, in ambito internistico. Chiude evidenziando una serie di punti chiave, incluso un elenco dei casi in cui l’AT è controindicato, e una scheda con i principali schemi di somministrazione dell’AT presenti in letteratura.

Fonti e approfondimenti
Antifibrinolytic Trials Collaboration. Effect of treatment delay on the effectiveness and safety of antifibrinolytics in acute severe haemorrhage: a meta-analysis of individual patient-level data from 40 138 bleeding patients. Lancet. Published: 07 November 2017
Dries DJ. Tranexamic acid: is it about time? Lancet. Published: 07 November 2017
Marietta M. Acido Tranexamico: un vecchio farmaco, forse un po’ dimenticato ma ancora utile. Aggiorna@fadoi, 10.03.2017
Vogel JP et al. Updated WHO recommendation on intravenous tranexamic acid for the treatment of post-partum haemorrhage. Lancet Global Health, 31 October 2017, DOI: http://dx.doi.org/10.1016/S2214-109X(17)30428-X

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