I predatori dei trial perduti

C’è chi, come Indiana Jones, va a caccia di tesori dell’antichità, e chi va a caccia di trial abbandonati. È da poco online il primo trial che un gruppo guidato da Tom Treasure (University College London) ha recuperato dagli archivi, un trial “abbandonato” più di 20 anni fa e i cui risultati non erano stati ancora pubblicati.

Cosa hanno fatto i novelli Indiana Jones della ricerca? Nel 2009 avevano formulato la proposta di un trial per confrontare il monitoraggio attivo con il monitoraggio attivo + metastectomia polmonare in pazienti che erano stati sottoposti a resezioni curative per tumore del colonretto: un trial reso necessario dalla presenza di un paradosso, e cioè che i pazienti che avevano metastasi polmonari individuate con il dosaggio del CEA (antigene carcinoembrionico) erano indirizzati alla metastectomia, nonostante ci fossero report che riferivano che alti livelli di CEA erano associati con una scarsa sopravvivenza dopo metastectomia polmonare. Si sapeva che esisteva un trial che poteva essere utile, il “CEA second look trial”, quindi gli autori del nuovo trial hanno chiesto informazioni a due degli autori del trial “abbandonato”: purtroppo i dati risultavano irrimediabilmente persi. Una delle componenti del nuovo gruppo di studio, Kathryn Monson, aveva lavorato nel centro dell’University College of London dove erano stati raccolti i dati ed era sicura che dovevano essere nascosti da qualche parte, e alla fine infatti sono stati trovati, solo che i dati erano “in a total mess”. Ma con un lungo e paziente lavoro i ricercatori guidati da Tom Treasure sono riusciti a ricostruire i dati di 1446 dei 1447 partecipanti al trial.

L’iniziativa RIAT, Restoring Invisible and Abandoned Trials, lanciata dal BMJ e da PloS Medicine nel giugno del 2013, e l’invito ad aiutare a recuperare “i trial invisibili e abbandonati”, sono arrivati proprio al momento giusto.

Il trial abbandonato (e ritrovato)
Il quesito clinico cui intendeva dare risposta il trial: nei pazienti che erano stati sottoposti a una resezione potenzialmente curativa di un tumore del colonretto, un secondo intervento per una resezione delle metastasi sulla base dei dosaggio del CEA dà un beneficio in termini di sopravvivenza? Nel 1993, a 11 anni dall’inizio dello studio, erano morti 91 pazienti su 108 nel braccio “aggressivo” e 88 su 108 nel braccio “convenzionale”.
Invece… come scrive la direttrice del BMJ Fiona Godlee “la misurazione dei livelli di CEA dopo una resezione curativa è diventata la norma, e l’individuazione e resezione di metastasi polmonari ed epatiche è pratica comune”.

Il lieto fine
Il trial è finalmente stato pubblicato su BMJ Open; sul BMJ potete leggere l’editoriale di Fiona Godlee e il racconto di Tom Treasure.

Il Lancet all’inizio del 2014 ha pubblicato una serie di articoli sugli sprechi nella ricerca scientifica: quello che abbiamo raccontato è un esempio perfetto di spreco di dati, di risorse, di esperienze. Il trial in questione può avere dei limiti, le conclusioni possono essere oggetto di interpretazioni diverse, ma non possono essere ignorati.

Fonti:
Godlee F. Colorectal cancer: a cautionary tale. BMJ 2014;348:g3311.
Treasure T, Monson K, Fiorentino F, Russell RCG. The CEA Second-Look Trial: a randomised controlled trial of carcinoembryonic antigen prompted reoperation for recurrent colorectal cancer. BMJ Open 2014;4:e004385.
Doshi P, Dickersin K, Healy D, Vedula SS, Jefferson T. Restoring invisible and abandoned trials: a call for people to publish the findings. BMJ 2013; 13; 346: f2865.
Treasure T, Monson K, Fiorentino F, Russell C. Operating to remove recurrent colorectal cancer: have we got it right? BMJ2014;348:g2085.
Lancet: Research: increasing value, reducing waste (2014).

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