Il Registro Tumori della Regione Lazio (RTL) istituito nel 2015 (Legge Regionale 12 giugno 2015, n. 7) è il più grande registro italiano poiché copre una popolazione di 5.792.384 residenti (di cui il 48,5% residenti a Roma), con un numero medio di casi incidenti per anno pari a 37.309 (circa 1 decimo dei casi nazionali) di cui 19.238 casi negli uomini e 18.071 nelle donne (casi medi anno, anni 2010-2015). Prima del 2015 nel Lazio erano attivi il RT della Provincia di Latina e il RT della Provincia di Viterbo (accreditati AIRTUM) che coprivano circa il 15% della popolazione del Lazio.
In Italia il 51% della popolazione è coperto da un registro accreditato di popolazione, con una grande variabilità tra aree geografiche: 67% al nord, 45% al sud e solo 26% al centro Italia. Il RTL determinerà quindi un forte incremento della copertura della popolazione del Centro Italia.
Il RTL è organizzato in una unità centrale di coordinamento, presso il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale (DEP Lazio) e di 6 unità funzionali, presso l’IFO- Regina Elena per la provincia di Roma, e presso le ASL per le province di Latina, Viterbo, Frosinone e Rieti. Una delle Unità Funzionali (registro Tumori Infantili) è allocata presso il DEP Lazio.
Novità e prospettive: Un Registro Tumori altamente automatizzato
Il RTL è un registro centralizzato con procedure fortemente automatizzate che utilizza metodologie in grado di mantenere alti standard di qualità e di aumentare al contempo la velocità di produzione dei dati. L’obiettivo sarà quello di fornire dati tempestivamente entro i due anni successivi a quello dell’evento.
Per le finalità della realizzazione del Registro tumori della Regione Lazio è stato istituito il Registro dei Referti dei Servizi di Anatomia Patologica (RSAP) (Legge Regionale 12 giugno 2015, n. 7, Art. 9). Nel Lazio la mancanza un Sistema Informativo Regionale dei Servizi di Anatomia Patologica, la frammentazione dell’attività e l’utilizzo di sistemi di registrazione e codifica eterogenei tra servizi rappresentano le maggiori criticità per le attività del Registro Tumori.
Il DEP Lazio ha concluso la raccolta retrospettiva dei dati di 26 anatomie patologiche della Regione relativi al periodo 2009-2015 (circa 3.000.000 referti totali, 400.000 /anno), con una copertura stimata superiore all’80%.
Il RTL ha iniziato le sue attività nel settembre del 2015 con l’obiettivo di accreditarsi presso l’AIRTUM con i dati 2013-2015. L’AIRTUM prevede infatti, ai fini dell’accreditamento, di fornire i dati di incidenza per un numero di anni che è funzione inversa della numerosità della popolazione coperta dal Registro. Per il Lazio il numero di anni richiesti è pari a tre, con una serie storica di cinque anni. Nella maggior parte dei RT gli anni di attività per l’accreditamento sono in genere lunghi (almeno 5 anni) dalla legge di istituzione del Registro. Il RTL raccoglie i dati per il periodo 2009-2015 con l’obiettivo di procedere all’accreditamento per gli anni 2013-2015 entro il 2019.
Il nuovo Registro tumori della Regione Lazio, pur arrivando in ritardo rispetto ad altre regioni, ha una serie di caratteristiche che lo renderanno una preziosa fonte di informazioni di qualità: l’accuratezza metodologica garantita del DEP Lazio, l’ampiezza della popolazione coinvolta, l’alto livello di automazione e la conseguente tempestività della raccolta ed elaborazione dei dati.
Dati di incidenza per sede e genere. Roma e Lazio, 2010-2015
Sono disponibili i primi dati di incidenza di Tumori nella Regione Lazio elaborati nell’ambito delle attività del Registro Tumori della Regione Lazio, (RTL). I dati presentati nell’ambito del Workshop che si è tenuto 16 novembre 2017, presso la Regione Lazio (www.deplazio.it ) mettono a confronto stime di incidenza e di mortalità per tumori tra i residenti nella regione per sede e genere, anche attraverso un confronto con i dati nazionali (AIRTUM). Le stime sono state elaborate per ASL, con possibilità di confronto sia con i dati relativi all’intera regione sia con quelli del Comune di Roma.
REGISTRO TUMORI DEL LAZIO: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE (PDF)