Infezioni delle vie urinarie: quali strategie di trattamento nelle donne?

Quali gli effetti dell’ibuprofene nelle infezioni delle vie urinarie? Può sostituire l’antibiotico?

Un gruppo di lavoro tedesco cerca di rispondere a tali quesiti con uno studio multicentrico, pubblicato sul BMJ, che ha confrontato ibuprofene e fosfomicina.

Lo studio: da 42 centri di medicina generale sono state reclutate donne con sintomi di infezioni delle vie urinarie (UTI) di età compresa tra i 18 e i 65 anni; sono state randomizzate a un trattamento con fosfomicina o ibuprofene per 3 giorni. In entrambi i gruppi si è fatto ricorso a trattamento antibiotico in caso di sintomi persistenti, di un loro peggioramento o in caso di ricadute. Gli endpoint primari erano: numero dei cicli di trattamento antibiotico fino al 28° giorno e sintomatologia fino al 7° giorno.

Due terzi delle donne con UTI senza complicazioni trattate con ibuprofene (n = 248) sono guarite senza ricorrere ad antibiotici; le donne di questo gruppo riportavano, entro il 28° giorno, più sintomi e più casi di pielonefrite: i sintomi duravano 1 giorno in più e circa il 60% (n = 143) di donne aveva ancora sintomi dopo il quarto giorno, cioè circa il doppio di quelle alle quali era stata inizialmente somministrata fosfomicina. Dopo una settimana, il 70% (n = 163) delle donne trattate con ibuprofene e l’82% (n = 186) di quelle trattate con antibiotico non aveva più sintomi. Nell’arco di 28 giorni, il 34% delle donne nel gruppo trattato con ibuprofene e il 14% di quelle trattate con fosfomicina ha dovuto assumere antibiotici a causa della persistenza o del peggioramento dei sintomi.

In tutti i casi è stata eseguita una urinocoltura prima del trattamento. Nelle donne con urinocolture positive, quelle trattate inizialmente con ibuprofene avevano una sintomatologia significativamente maggiore rispetto alle donne trattate con fosfomicina, e in un numero sostanziale di donne trattate con ibuprofene è stato necessario ricorrere successivamente agli antibiotici. Nelle donne con urinocolture negative non si sono rilevate differenze significative della sintomatologia nei due gruppi di trattamento.

Quali le conclusioni degli autori? “Dobbiamo respingere l’ipotesi di una non-inferiorità di un iniziale trattamento sintomatico, e non possiamo raccomandare l’ibuprofene come primo approccio. Questa opzione di trattamento tuttavia”, aggiungono, “può essere discussa con le donne che presentano sintomi da lievi a moderati … Sono necessarie ulteriori ricerche per individuare le pazienti per le quali è sufficiente il trattamento dei sintomi, perché in questo modo si potrebbe ridurre in modo considerevole la prescrizione di antibiotici … in particolare nelle donne con urinocolture negative”.

Fonti:
Gágyor I et al. Ibuprofen versus fosfomycin for uncomplicated urinary tract infection in women: randomised controlled trial. BMJ 2015;351:h6544
Bjerrum L, Lindbæk M. Which treatment strategy for women with symptoms of urinary tract infection? BMJ 2015;351:h6888

Per approfondire:
Comitato Linee Guida della Società Italiana di Urologia. Raccomandazioni in tema di diagnosi, trattamento e profilassi delle infezioni delle vie urinarie. Versione 1, 2015.

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