In un recente articolo pubblicato sull’European Heart Journal, un gruppo di esperti esplora la relazione tra inquinamento dell’aria e malattie cardiovascolari sintetizzando i risultati della ricerca su questo tema e sui meccanismi d’azione, e fornendo raccomandazioni utili ai decisori per mitigare l’impatto sulla salute della popolazione (Expert position paper on air pollution and cardiovascular disease). “Ci sono ormai evidenze in abbondanza che confermano che l’inquinamento atmosferico contribuisce al rischio di malattie cardiovascolari e alla mortalità associata”, concludono gli autori dello studio. E ci sono anche evidenze affidabili “sui molteplici meccanismi che possono determinare tale associazione. Alla luce di tali evidenze, si dovrebero intensificare gli sforzi per ridurre l’esposizione all’inquinamento atnosferico, con il sostegno di una legislazione appropriata ed efficace”. L’inquinamento atmsoferico va dunque considerato come uno dei più importanti fattori di rischio modificabili nella prevenzione e nella gestione delle malattie cardiovascolari.
Quale è l’entità dell’impatto dell’inquinamento sulla salute? Lo studio Global Burden of Disease sui fattori di rischio pubblicato nel 2012 sul Lancet stima un numero di decessi pari a circa 3.1 milioni a livello mondiale su un totale 52.8 milioni di decessi per tutte le cause e per tutte le fasce età attribuibile all”inquinamento atmosferico.
La IARC (International Agency for Research on Cancer) nel 2013 ha pubblicato una monografia (Volume 109 IARC Monographs) dedicata all'”outdoor air pollution”. Ricordiamo infine che l’inquinamento atmosferico esterno (tra gli agenti inquinanti: cloruro di vinile, formaldeide, amianto, benzene, radiazioni ionizzanti) è stato classificato, sempre dalla IARC, nel Gruppo 1, cioè cancerogeno per l’uomo sulla base dei risultati di più di 1000 studi condotti in diverse parti del mondo.
Per approfondire
Gli effetti sulla salute derivanti dall’esposizione cronica all’inquinamento dell’aria sono stati studiati in diversi paesi europei nell’ambito del progetto multicentrico ESCAPE (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects, www.escapeproject.eu), un network di oltre 30 studi di coorte in tutta Europa con informazioni individuali per circa 900.000 soggetti.
Stafoggia M, Cesaroni G, Galassi C, Badaloni C, Forastiere F. Gli effetti di lungo termine dell´inquinamento atmosferico sulla salute. Recenti Prog Med 2014; 105(12):450-453.
Cesaroni G, Forastiere F, Stafoggia M et al. Long term exposure to ambient air pollution and incidence of acute coronary events: prospective cohort study and meta-analysis in 11 European cohorts from the ESCAPE Project. BMJ. 2014;348:f7412. doi: 10.1136/bmj.f7412.
La pagine del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario del Lazio sull’Inquinamento atmosferico e l’infografica: Qualità dell’aria ed effetti sulla salute
Fonti:
Newby DE, Mannucci PM, Tell GS, Baccarelli AA, et al. on behalf of ESC Working Group on Thrombosis, European Association for Cardiovascular Prevention and Rehabilitation and ESC Heart Failure Association. Expert position paper on air pollution and cardiovascular disease. Eur Heart J 2015; 36: 83-93.
Lim et al. A comparative risk assessment of burden of disease and injury attributable to 67 risk factors and risk factor clusters in 21 regions, 1990–2010: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2010. Lancet 2012; 380: 2224-2260.
Loomis D, Grosse Y, Lauby-Secretan B, El Ghissassi F, Bouvard V, Benbrahim-Tallaa L, Guha N, Baan R, Mattock H, Straif K; International Agency for Research on Cancer Monograph Working Group IARC. The carcinogenicity of outdoor air pollution. Lancet Oncol. 2013 Dec;14(13):1262-3.