La trombolisi preospedaliera nell’ictus ischemico

Di quanto è possibile abbreviare l’intervallo di tempo tra l’insorgenza dei sintomi di un ictus ischemico e la somministrazione della terapia trombolitica? Quali gli effetti della precocità del trattamento?

Uno studio tedesco condotto da un gruppo di lavoro dell’Istituto Charité dell’Università di Berlino (Ebinger et al.) e pubblicato su JAMA Neurology cerca di rispondere a tali quesiti.

Lo studio prospettico controllato (Prehospital Acute Neurological Treatment and Optimization of Medical Care in Stroke, PHANTOM-S) è stato condotto dal mese di maggio 2011 alla fine di gennaio 2013 (21 mesi) su 6182 pazienti adulti con sospetto di ictus acuto.

Per accelerare la somministrazione del trattamento trombolitico è stata predisposta una unità di emergenza mobile per il trattamento dell’ictus (stroke emergency mobile unit, STEMO) dotata di uno scanner tomografico computerizzato, di un laboratorio autonomo (point-of-care) con a bordo un neurologo specializzato in medicina d’urgenza, un paramedico e un tecnico radiologo. Una volta ricevuta la chiamata d’emergenza per un possibile caso di ictus il paziente veniva prelevato con la STEMO, se però l’unità attrezzata per l’ictus non era disponibile si seguiva il percorso standard. La terapia trombolitica veniva avviata se veniva confermata la diagnosi di ictus ischemico e se non emergevano controindicazioni.

Tra tutti i pazienti che avevano ricevuto il trattamento trombolitico, l’intervento entro 60 minuti dall’esordio dei sintomi [golden hour] è risultato 6 volte più frequente dopo l’introduzione della STEMO (62 pazienti [31.0%] vs 16 [4.9%]; P < .01).

Quali i vantaggi? Rispetto ai pazienti con tempo più lungo tra esordio dei sintomi e trattamento, l’intervento trombolitico tempestivo non ha comportato un aumento del rischio di emorragie e non si sono riscontrate differenze nella mortalità a 7 e 90 giorni. Inoltre i pazienti avevano più probabilità di essere dimessi a casa (e non in altre strutture).

Questi risultati ottenuti attraverso una analisi post-hoc non permettono la generalizzabilità dei risultati. Ulteriori studi prospettici potranno confermare l’efficacia a breve termine dell’intervento tempestivo di trombolisi.

Fonti:
Ebinger M, Kunz A, Wendt M, et al. Effects of golden hour thrombolysis: a Prehospital Acute Neurological Treatment and Optimization of Medical Care in Stroke (PHANTOM-S) substudy . JAMA Neurol. 2015;72(1):25-30. doi:10.1001/jamaneurol.2014.3188.
Warach S. Prehospital Thrombolysis for Stroke: An Idea Whose Golden Hour Has Arrived. JAMA Neurol. 2015;72(1):9-10.

Intervista a Martin Ebinger, MedicalResearch.com, 25 novembre 2014.
Pharmastar. Ictus ischemico, trombolisi preospedaliera entro 1 ora grazie a un’unità mobile specializzata, 30 novembre 2014.
Italian Stroke Organization: La “Golden hour thrombolysis” nell’ictus acuto: l’ambulanza attrezzata con TAC e laboratorio aumenta le trombolisi entro la prima ora, è sicura e incrementa la percentuale delle dimissioni a domicilio, 27 novembre 2014.

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