Recenti dati pubblicati su JCO Oncology Practice offrono uno sguardo illuminante sull’alto costo dei farmaci comunemente prescritti utilizzati per gestire i sintomi associati al cancro, sollevando interrogativi sull’impatto delle terapie di supporto sulla tossicità finanziaria del paziente.
Questo lavoro assume ancor maggior significato considerando che per alcuni sintomi i dati a supporto dell’uso routinario di questi farmaci sono limitati. Per tale motivo, la mancanza di evidenze comporta spesso un utilizzo fuori indicazione (off label) non supportato dal sistema sanitario e pertanto a carico del paziente come spesa fuori portafoglio (Out – of – pocket, OOP).
Lo studio ha voluto dimostrare come i pazienti spesso si lamentano degli alti costi dei farmaci comunemente usati per il controllo dei sintomi, come l’ondansetron per la nausea o il megestrolo [acetato] per l’appetito e la perdita di peso o altre tipologie di farmaci e formulazioni volte a garantire un benessere necessario a portare avanti trattamenti oncologici impegnativi o a fare in modo che il paziente abbia un recupero funzionale in corso di terapia.
I costi associati a questi farmaci sono generalmente ignorati, dato che questi farmaci sono spesso disponibili come generici da banco e sono considerati “economici”. I medici spesso non chiedono informazioni su questi costi né tantomeno pensano ad un possibile effetto negativo sul benessere finanziario del paziente.
Il termine “tossicità finanziaria” è stato coniato qualche anno fa negli Stati Uniti, dove ammalarsi di cancro rappresenta uno dei principali motivi di rischio economico per i cittadini. Parliamo di una realtà molto diversa dalla nostra, in quanto negli Stati Uniti ciascun cittadino deve dotarsi di una copertura assicurativa che consenta, in tutto o in parte, di poter sostenere le spese mediche. E’ chiaro quindi che un cittadino statunitense che si ammala di tumore ha molti rischi di avere un danno economico, che in molti casi può ripercuotersi negativamente anche sulla qualità delle cure ricevute. si potrebbe pensare che l’Italia, avendo un servizio sanitario di tipo universalistico, protegga i cittadini che si ammalano da rischi di questo tipo. Eppure l’eventuale “tossicità finanziaria” non è legata solo al costo dei farmaci antitumorali (che essendo rimborsati dal servizio sanitario non ricadono direttamente sul paziente), ma è una costellazione di tanti possibili fattori: i tempi di attesa nel servizio pubblico che impongono, o suggeriscono, l’esecuzione di visite private, gli spostamenti a cui sono costretti in alcuni casi il paziente e i familiari, le spese per alcuni farmaci non rimborsati dal servizio sanitario, proprio come nel caso del lavoro in oggetto.
Gli autori dello studio hanno analizzato i costi per farmaci e formulazioni (ad esempio, marca vs. generico, compressa vs. soluzione vs. capsula) utilizzati per gestire sette sintomi correlati al cancro: anoressia/cachessia, neuropatia periferica indotta da chemioterapia, stitichezza, diarrea, insufficienza pancreatica esocrina, astenia e nausea e vomito indotti dalla chemioterapia.
Le loro analisi hanno confermato che molti dei farmaci prescritti per questi sintomi comuni sono estremamente costosi. I prezzi del punto vendita erano molto variabili, sia nei confronti per lo stesso farmaco (cioè, confrontandoli per le loro formulazioni e per generico vs. marchio) sia nei confronti tra diversi farmaci.
Ad esempio, i costi OOP per una fornitura di soli 2 settimane di farmaci per l’anoressia/cachessia variavano da $ 5 per i generici a $ 1,156 per i farmaci di marca”, e anche i prezzi variavano ampiamente in base alla formulazione dello stesso farmaco o dosaggio, come il costo per 15 unità da 4 mg di metoclopramide generica è di $ 3 per le compresse e $ 60 per le sospensioni orali. Quindi, se i medici scrivono una prescrizione per le compresse semplici rispetto alle formulazioni in sospensione orale può influenzare notevolmente i costi del paziente. Ciò significa che una prescrizione apparentemente innocua può effettivamente causare un grande onere economico per i pazienti.
La spesa OOP per i farmaci per il controllo dei sintomi può contribuire in modo sostanziale alla tossicità finanziaria dei pazienti, dato l’elevato volume di farmaci utilizzati e l’elevata frequenza di utilizzo tra le popolazioni oncologiche. Di conseguenza, quando è disponibile più di un farmaco adatto per gestire un sintomo è raccomandazione obbligatoria prendere in considerazione la prescrizione di formulazioni meno costose. Inoltre, è sempre necessario valutare il rapporto rischio-beneficio di ogni prescrizione, soprattutto nel contesto dei dati disponibili a supportare l’uso di alcuni di questi farmaci.
Raffaele Giusti
Fonte
Gupta A, Nshuti L, Grewal U, et al. The financial burden of drugs prescribed for cancer-associated symptoms. JCO Oncol Pract 2021 Sept 24 [Epub ahead of print].