L’American Gastroenterological Association ha pubblicato su Gastroenterology le nuove linee guida su come gestire al meglio i pazienti con metaplasia intestinale gastrica, che è legata al rischio di cancro gastrico non cardiaco. Tra le novità, il gruppo consiglia il test per l’Helicobacter pylori con successiva eradicazione (rispetto a nessun test ed eradicazione).
La metaplasia intestinale gastrica può rappresentare il passaggio istologico appena prima dello sviluppo della displasia ed è considerata un marcatore specifico per identificare i pazienti che potrebbero trarre beneficio dalla sorveglianza poiché è stata associata ad un rischio aumentato di cancro gastrico ed è regolarmente riscontrata nella pratica clinica.
Le nuove linee guida contengono le raccomandazioni per la gestione dei pazienti con metaplasia rilevata durante endoscopia di routine per motivi che includono l’indagine su una gastropatia/presunta gastrite identificata endoscopicamente, dispepsia o l’esclusione di Helicobacter pylori (H. pylori).
“C’è molta variabilità nei modelli di pratica tra gli endoscopisti negli Stati Uniti per la gestione della metaplasia intestinale gastrica, anche quelli che si prendono cura delle popolazioni ad aumentato rischio in base alla loro razza, etnia o stato di immigrazione. È lo scopo delle linee guida AGA, basate sulla revisione esauriente della letteratura e la prima negli Stati Uniti, proprio per aiutare a standardizzare la pratica clinica e diminuire la variabilita osservata”, sintetizza uno degli autori, Samir Gupta dell’università di San Diego.
Lo screening per il carcinoma gastrico (a livello di popolazione o in popolazioni selezionate), la gestione dei pazienti con displasia della mucosa gastrica, adenocarcinoma gastrico e/o gastrite autoimmune non rientrano invece nell’ambito di queste raccomandazioni.
In particolare, nei pazienti con metaplasia si raccomanda:
- Di eseguire il test di H. pylori seguito da un’eradicazione rispetto a nessun test ed eradicazione. (raccomandazione forte: prove di qualità moderata).
- Di non utilizzare la sorveglianza endoscopica di routine (raccomandazione condizionata: prove di qualità molto bassa).
- Di non ricorrere all’endoscopia di routine con biopsia a intervalli ripetuti ai fini della stratificazione del rischio (raccomandazione condizionale: evidenza di qualità molto bassa).
Dal canto suo l’American Gastroenterological Association non esclude che in futuro potrebbero emergere nuove prove in grado di supportare con più forza l’endoscopia ripetuta a breve intervallo con biopsie, sia per la stratificazione del rischio sia per la sorveglianza finalizzata alla riduzione del rischio di cancro gastrico.
Fonte
Gupta S et al. AGA clinical practice guidelines on management of gastric intestinal metaplasia. Gastroenterology. 2019 Dec 3. pii: S0016-5085(19)41888-X. doi: 10.1053/j.gastro.2019.12.003. [Epub ahead of print]
Raffaele Manna
12 Novembre 2022avete altri documenti dettagliati sull’argomento?