Un nuovo studio ha evidenziato un rischio più elevato di disturbo dello spettro autistico nei bambini nati da donne esposte ad acqua di rubinetto con livelli più alti di litio.
Il litio è un metallo alcalino rintracciabile in alcuni alimenti e nelle acque sotterranee. Viene utilizzato nelle batterie, nel grasso e nei condizionatori d’aria, oltre che nel trattamento del disturbo bipolare e di alcune malattie del sangue. Dallo studio pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics è emersa una lieve associazione tra litio e diagnosi di autismo in Danimarca.
In un database di persone con disturbi psichiatrici che includeva bambini nati tra il 2000 e il 2013 sono state trovate informazioni su 8842 casi di disturbo dello spettro autistico e su 43.864 partecipanti che non lo avevano. È stata a questo punto misurata la concentrazione di litio in 151 acquedotti pubblici che servivano più della metà della popolazione danese e mappato dove vivevano le donne incinte rispetto agli acquedotti.
Con l’aumentare dei livelli di litio nell’acqua si riscontrava un modesto aumento del rischio di una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. In particolare, rispetto alle persone con il livello di esposizione più basso, chi aveva avuto la seconda e la terza esposizione più alta durante la gravidanza dimostrava un rischio dal 24% al 26% maggiore. Il gruppo con l’esposizione più alta aveva invece un rischio del 46% più alto rispetto a quello con il livello di esposizione più basso.
I ricercatori non sono stati in grado di dire quanta acqua hanno bevuto le donne incinte, ma hanno scelto la Danimarca anche perché i residenti consumano alcune delle quantità più basse di acqua in bottiglia in Europa.
Evidentemente la ricerca non dimostra che l’esposizione al litio oltre un certo livello porta direttamente a una diagnosi di autismo. Per stabilire un nesso causale sono necessari ulteriori studi e lo studio dovrebbe essere comunque essere replicato in altri paesi per cercare una connessione simile.
“Qualsiasi contaminante dell’acqua potabile che possa influenzare lo sviluppo del cervello umano merita un attento esame”, spiega Beate Ritz (David Geffen School of Medicine dell’UCLA). Ma le implicazioni dei risultati sono complesse rispetto alle politiche di salute pubblica, anche perché i livelli di litio nell’acqua, a concentrazioni che lo studio ha associato a un potenziale rischio di DSA, sono stati collegati anche a benefici per la salute come minori tassi di ospedalizzazione per disturbi psichiatrici e suicidio.
Un legame tra esposizione ambientale e il disturbo dello spettro autistico è nel complesso un aspetto molto difficile da dimostrare.
Fonte
Liew Z et al. Association Between Estimated Geocoded Residential Maternal Exposure to Lithium in Drinking Water and Risk for Autism Spectrum Disorder in Offspring in Denmark. JAMA Pediatr. Published online April 03, 2023. doi:10.1001/jamapediatrics.2023.0346