Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di immunologia e immunoterapia dell’Università di Birmingham nel Regno Unito ha condotto uno studio qualitativo con lo scopo di esplorare il punto di vista di pediatri, specialisti nella cura del diabete di tipo I e altri stakeholder sulla fattibilità e accettabilità dello screening pediatrico per l’individuazione precoce di diabete di tipo 1. I benefici dello screening includono una riduzione della chetoacidosi diabetica e l’identificazione della popolazione che potrebbe beneficiare di un trattamento preventivo autorizzato.
L’indagine ha previsto interviste semistrutturate della durata di 67 minuti condotte nel 2022, coinvolgendo 25 stakeholder, di cui 19 operatori sanitari e 6 operatori di comunità.
Durante l’intervista è stato proiettato un video di 3 minuti che spiegava il programma di screening su base nazionale nella popolazione pediatrica proposto, chiamato ELSA.
Dallo studio è emerso che un programma di screening consentirà di avere maggiori informazioni sul diabete infantile da parte dei genitori, mitigando l’ansia e favorendo una migliore comprensione della malattia. Gli stakeholder coinvolti sottolineano però che le evidenze disponibili sull’accettabilità dello screening da parte delle famiglie sono ancora scarse e che dovrebbe essere implementato un programma di follow-up basato su supporto psicologico alle famiglie con bambini a rischio di sviluppare questa patologia.
In conclusione, l’identificazione precoce dei soggetti a rischio attraverso un programma di screening su base nazionale nella popolazione pediatrica potrebbe prevenire l’insorgenza di diabete I in gravi condizioni cliniche tali da richiedere il ricovero e tali da mettere a serio rischio la vita del bambino.
Fonte
Quinn LM et al. General population screening for paediatric type 1 diabetes-A qualitative study of UK professional stakeholders. Diabet Med 2023;40(10):e15131.