Manovra di Valsalva: ci vuole una modifica

Una variante della manovra di Valsalva in persone con tachicardia sopraventricolare si è rivelata più efficace della manovra standard. È quanto emerge da uno studio multicentrico randomizzato controllato realizzato in un setting ospedaliero, pubblicato sul Lancet.

Lo studio REVERT
Sono stati arruolati oltre 400 pazienti affetti da tachicardia sopraventricolare. Sono state messe a confronto la manovra di Valsalva standard eseguita in posizione semisupina (45°) con una sua variante per valutare quale delle due fosse più efficace. Il ripristino del ritmo sinusale 1 minuto dopo l’intervento si è verificato in 37 soggetti (17%) su 214 partecipanti assegnati alla procedura standard e su 93 (43%) dei 214 sottoposti alla manovra modificata.

La manovra di Valsalva: consiste nel fare espirare il paziente a glottide chiusa al fine di raggiungere una pressione di 40 mm Hg per un periodo di 15 secondi, soffiando in un tubicino collegato a un manometro o in una siringa priva di ago facendone muovere lo stantuffo.

In cosa consiste la variante alla manovra di Valsalva?
Per illustrarla il Lancet ha messo a disposizione un video.
Sul blog EmPills Carlo D’Apuzzo (Dipartimento di Emergenza dell’Ospedale Mauriziano di Torino) riassume la procedura:

  • posizionare il paziente sotto controllo monitor su una barella in posizione sepisupina a 45°
  • farlo soffiare per 15 secondi dentro il beccuccio di una siringa da 10 ml (sprovvista di ago)
  • al termine abbassare contemporaneamente la testata della barella e innalzare gli arti inferiori a 45° per altri 15 secondi
  • riposizionare il paziente in posizione semiseduta
  • in caso di insuccesso la manovra può essere ripetuta dopo 1 minuto

“Anche se sono necessarie ulteriori osservazioni, la facilità e la sicurezza della manovra di Valsalva modificata”, si legge nell’editoriale del Lancet che commenta l’articolo, “suggeriscono che questa procedura potrebbe essere rapidamente inserita nella pratica quotidiana … una procedura grazie alla quale quasi il 50% dei pazienti può ottenere una cardioversione”, inoltre, “non è stato evidenziato nessun aumento di rischio di eventi avversi dovuti alla manovra di Valsalva modificata”, mentre si osserva una riduzione del numero di pazienti trattati con farmaci di emergenza, in particolare adenosina.

Fonti:
AppelboamA, Reuben A, Mann C et al on behalf of the REVERT trial collaborators. Postural modification to the standard Valsalva manoeuvre for emergency treatment of supraventricular tachycardias (REVERT): a randomised controlled trial. Lancet 2015; 386 (10005): 1747-53.
Thanemail M, Peacock WF. Supraventricular tachycardia: back to basics. Lancet 2015; 386 (10005): 1712.
D’Apuzzo C. TPSV: usa la manovra di Valsalva modificata. EMPills, 28 settembre 2015.
Il video del Lancet che mostra l’esecuzione della variante della manovra di Valsalva.

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