Articoli di recente pubblicazione hanno evidenziato una crescita degli interventi di mastectomia preventiva controlaterale, anche se non è stato dimostrato un aumento di sopravvivenza in donne con tumore al seno senza mutazioni genetiche.
Sul JAMA una breve rassegna riporta i risultati dei principali studi sull’argomento.
Secondo uno studio dell’Agency for Healthcare Research and Quality (AHRQ), tra il 2005 e il 2013 nelle donne con diagnosi di tumore al seno monolaterale, il tasso di mastectomie bilaterali è quasi triplicato. Si tratta di una tendenza particolarmente pronunciata tra le donne più giovani: circa i due terzi degli interventi sono stati eseguiti su donne di età pari o inferiore ai 55 anni. Tuttavia la mastectomia preventiva controlaterale non sembrerebbe comportare un beneficio per la soppravvivenza in donne senza mutazioni dei geni BRCA. Sul JAMA è stata pubblicata nel 2014 una analisi condotta su 189.734 pazienti californiane con tumore al seno, e non è stata evidenziata nessuna differenza statistica nella sopravvivenza a 10 anni nelle donne sottoposte a una chirurgia conservativa del seno e radioterapia, rispetto a quelle che hanno subito una mastectomia bilaterale.
Per quali motivi le donne si sottopongono alla mastectomia preventiva controlaterale, anche in assenza di mutazioni genetiche? In parte, fanno notare sul JAMA, per preservare la simmetria, ma soprattutto, “una donna potrebbe scegliere questo tipo di intervento come un modo per esercitare un controllo sul suo tumore, pur sapendo che l’intervento bilaterale non riduce il rischio di metastasi”. Anche se, come evidenzia uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, sono state rilevate solo piccole differenze nel benessere psicosociale tra le donne che si sono sottoposte a mastectomia preventiva bilaterale e quelle sottoposte a mastectomia monolaterale, e tale differenza, inoltre, diminuiva con il passare del tempo. L’asportazione della mammella sana, in realtà, può comportare complicazioni, rendere necessari ulteriori interventi, e non offre la garanzia che non siano necessari ulteriori trattamenti. Prima di eseguire tale intervento, pertanto, sarebbe necessario, conclude il JAMA, un colloquio con la paziente con una attenta valutazione di rischi, benefici e conseguenze di tale scelta.
Fonti e approfondimenti
Julie A. Jacob. More Women With Breast Cancer Opt for Bilateral Mastectomy Despite Lack of Survival Benefit. JAMA. Published online May 04, 2016. doi:10.1001/jama.2016.3584.
Wong SM et al. Growing Use of Contralateral Prophylactic Mastectomy Despite no Improvement in Long-term Survival for Invasive Breast Cancer. Ann Surg. 2016 Mar 8. [Epub ahead of print]
Kurian AW et al. Use of and mortality after bilateral mastectomy compared with other surgical treatments for breast cancer in California, 1998-2011. JAMA. 2014;312[9]:902-914.
Hwang ES et al. Patient-Reported Outcomes After Choice for Contralateral Prophylactic Mastectomy. J Clin Oncol. doi:10.1200/JCO.2015.61.5427 [published online March 7, 2016]
New Data Show Mastectomies Increased 36 Percent From 2005 to 2013. February 2016. Agency for Healthcare Research and Quality, Rockville, MD.
Steiner CA (AHRQ), Weiss AJ (Truven Health Analytics), Barrett ML (M.L. Barrett, Inc.), Fingar KR (Truven Health Analytics), Davis PH (AHRQ). Trends in Bilateral and Unilateral Mastectomies in Hospital Inpatient and Ambulatory Settings, 2005–2013. HCUP Statistical Brief #201. February 2016. Agency for Healthcare Research and Quality, Rockville, MD.