Un team di ricercatori statunitensi ha condotto presso tre reti di assistenza primaria un trail clinico randomizzato che ha arruolato 44 ambulatori di cure primarie, per testare gli interventi tempestivi volti a migliorare l’aderenza al follow-up nei pazienti con esito positivo allo screening del tumore al seno, alla cervice uterina, al colon-retto e ai polmoni.
L’esito primario dello studio prevedeva il completamento del follow-up raccomandato entro 120 giorni dall’arruolamento, mentre l’esito secondario entro 240 giorni, a seconda della tipologia di tumore.
I criteri di inclusione hanno visto coinvolti: donne di età compresa tra i 40 e gli 80 anni con una mammografia positiva; donne di età compresa tra i 21 e i 65 anni con un test di Papanicolaou positivo; adulti di età compresa tra i 40 e gli 80 anni con un test immunochimico fecale positivo o una colonscopia anormale a breve intervallo (1-5 anni); adulti di età compresa tra i 55 e gli 80 anni tabagisti o ex, con risultato positivo della tomografia a bassa dose.
Gli 11.980 pazienti (44 ambulatori coinvolti) sono stati randomizzati con un rapporto 1:1:1:1 nei seguenti gruppi: cure abituali, promemoria sulla cartella clinica elettronica, promemoria e sensibilizzazione al follow-up tramite invio di un avviso cartaceo e sollecito telefonico e infine nell’ultimo gruppo, in aggiunta ai precedenti interventi, il supporto di facilitatori.
Lo studio ha dimostrato che il completamento del follow-up entro 120 e 240 giorni dall’arruolamento è stato maggiore nel gruppo sottoposto a promemoria, sensibilizzazione ed intervento da parte di facilitatori rispetto agli altri gruppi.
In conclusione, un intervento multilivello nell’assistenza primaria può migliorare il follow-up dei pazienti realizzando tutti i benefici dello screening preventivo dei tumori.
Fonte
Atlas SJ et al. A Multilevel primary care intervention to improve follow-up of overdue abnormal cancer screening test results: a cluster randomized clinical trial. JAMA 2023;330(14):1348-1358.