Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Pediatrics, tra i bambini statunitensi di età compresa tra 3 e 17 anni la prevalenza dei disturbi dello spettro autistico (ASD) riferito dai genitori è stimata al 2,5% (1 su 40).
Usando i dati della National Survey of Children’s Health 2016 su 50.212 bambini, Michael Kogan e il suo gruppo – Maternal and Child Health Bureau di Rockville, Maryland – hanno chiesto ai genitori se i figli avessero ricevuto una diagnosi di ASD. È stata poi stimata la prevalenza ponderata del disturbo dello spettro autistico e sono state confrontate le esperienze sanitarie tra bambini con ASD e altri bambini.
I ricercatori hanno scoperto che i genitori di circa 1,5 milioni di bambini statunitensi di età compresa tra 3 e 17 anni riferivano che il figlio aveva ricevuto una diagnosi e al momento presentava ASD. Questa stima è più alta che in altri studi pubblicati in precedenza, una differenza che gli autori attribuiscono ai diversi metodi di campionamento, focalizzati su fasce d’età diverse e condotti durante periodi di tempo diversi.
Rispetto ai bambini con altri disturbi emotivi e comportamentali (deficit di attenzione / iperattività, ansia, problemi comportamentali o comportamentali, depressione, ritardo dello sviluppo, sindrome di Down, disabilità intellettiva, difficoltà di apprendimento e sindrome di Tourette) e a bambini senza queste condizioni, i bambini con una diagnosi di ASD riferita dai genitori presentavano una probabilità più elevata (il 44% in più) di avere maggiori bisogni di assistenza sanitaria e maggiori difficoltà ad accedere all’assistenza sanitaria. Negli ultimi 12 mesi, il 27% dei bambini con ASD in corso stava assumendo farmaci per i sintomi correlati e il 64% aveva ricevuto trattamenti comportamentali; sono state osservate variazioni legate alle caratteristiche sociodemografiche e a condizioni concomitanti.
Gli autori dello studio evidenziano come i bambini con ASD debbano affrontare molte sfide, in particolare ottenere l’accesso a una varietà di opzioni di trattamento, e hanno particolarmente bisogno di riferimenti e di coordinamento delle cure per migliorare i loro risultati a lungo termine. “Poiché il ASD è una condizione permanente per la maggior parte dei bambini, un’area importante della ricerca futura sarà rappresentata dallo studio dell’evoluzione della patologia nel corso della vita per capire quali fattori influenzano la salute e il benessere nella giovane età adulta e oltre per questi bambini”.
In quest’ottica è il caso di ricordare che in Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha ricevuto l’incarico di elaborare le linee guida sulla diagnosi e il trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell’evoluzione delle conoscenze della letteratura scientifica e delle buone pratiche nazionali e internazionali. Sono stati appena nominati i due panel che redigeranno le linee guida (uno per bambini e adolescenti, l’altro per gli adulti).
Fonte
Kogan MD et al. The prevalence of parent-reported autism spectrum disorder among US children. Pediatrics 2018;142(6)e20174161.