Scompenso cardiaco: in arrivo le nuove linee guida europee

Alla fine della sessione congiunta tra European Society of Cardiology (ESC) e Heart Failure Association (HFA) nel corso di Heart Failure 2021 sono arrivate le prime anticipazioni sulle nuove linee guida europee sulla gestione dello scompenso cardiaco. Il documento completo verrà presentato nel corso del prossimo congresso dell’ESC.

La novità principale per lo scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta (HFrEF) è rappresentata da un algoritmo terapeutico semplificato che prevede, per tutti i pazienti, una raccomandazione di livello 1 per la somministrazione precoce delle quattro classi di farmaci risultate in grado di ridurre ospedalizzazioni e mortalità per scompenso cardiaco: ACE-inibitori o ARNI (sacubitril/valsartan), betabloccanti, antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi e inibitori di SGLT2. Il trattamento con sacubitrilvalsartan, nello specifico, viene raccomandato in sostituzione agli ACE-inibitori ma viene anche indicato come possibile prima linea di trattamento nei pazienti naive alla terapia con ACE-inibitori.

Due i messaggi principali. Primo: il trattamento farmacologico dello scompenso cardiaco a frazione di eiezione ridotta si basa ora su quattro classi di farmaci, con l’aggiunta degli inibitori di SGLT2 ai modulatori neuro-ormonali. Secondo: per la prima volta abbiamo la possibilità di prevedere un trattamento su misura”, è stato il commento Marco Metra, responsabile dell’UO di cardiologia degli Spedali Civili di Brescia, che ha presentato l’anticipazione del documento a Heart Failure 2021.

Come previsto, grande attenzione è stata poi dedicata al trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione compresa tra il 40 e il 49% (Heart failure with mid-range ejection fraction, HFmrEF). Per questa categoria è prevista una raccomandazione di classe I per l’utilizzo di diuretici nei pazienti con congestione e una di classe IIb per l’utilizzo di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II, betabloccanti, antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi e ARNI.

“È la prima volta che vengono fornite raccomandazioni per questi pazienti”, precisa Metra. “Era già noto che i diuretici sono raccomandati per i soggetti con congestione ma ora sappiamo anche che ACE-inibitori, betabloccanti, antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi e sacubitril/valsartan possono essere presi in considerazione per migliorare gli outcome sulla base dei risultati dei trial clinici”.

Non saranno presenti invece novità rilevanti per il trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco a frazione di eiezione preservata (HFpEF).

Dalle linee guida arrivano anche indicazioni sul trattamento dei pazienti in fase acuta iniziale e di quelli con scompenso cardiaco avanzato. “Abbiamo proposto una (parzialmente) nuova classificazione dello scompenso cardiaco acuto basata su quattro presentazioni cliniche principali: decompensazione acuta di uno scompenso cardiaco cronico, edema polmonare acuto, disfunzione ventricolare destra isolata e shock cardiogenico”, ha spiegato Metra.

Infine nel documento saranno inseriti algoritmi terapeutici ad hoc basati su fenotipi specifici come la durata e la morfologia del QRS, l’eziologia (ischemica/non ischemica), il ritmo cardiaco e la presenza di comorbilità e condizioni quali valvulopatie, diabete, carenza di ferro, iperkaliemia, cancro, amiloidosi e altre cardiomiopatie.

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