Statine e rischi cardiovascolari: un beneficio sopravvalutato

Una nuova ricerca della RCSI University of Medicine and Health Sciences ha rivelato che il legame tra il colesterolo “cattivo” (LDL-C) e gli esiti negativi sulla salute, come infarto e ictus, potrebbe non essere così forte come si pensava in precedenza.

Pubblicata su JAMA Internal Medicine, la revisione sistematica con metanalisi mette in dubbio l’efficacia delle statine quando prescritte con l’obiettivo di abbassare il C-LDL e ridurre di conseguenza il rischio di malattie cardiovascolari.

Le ricerche precedenti hanno suggerito che l’uso di statine per abbassare il C-LDL influisce positivamente sugli esiti di salute, e questo si riflette nelle varie indicazioni delle linee guida degli esperti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Le nuove scoperte contraddicono invece questa teoria, dimostrando in sostanza che questa relazione non era così forte come si pensava in precedenza. Invece, la ricerca dimostra che l’abbassamento del C-LDL usando le statine avrebbe un impatto non chiaro sugli esiti cardiovascolari come infarto del miocardio (IM), lo stroke e la mortalità per tutte le cause. In particolare la metanalisi ha preso in considerazione 21 studi clinici randomizzati in prevenzione primaria e secondaria che hanno esaminato l’efficacia delle statine nel ridurre la mortalità totale e gli esiti cardiovascolari. È stata rilevata un’eterogeneità significativa ma anche riduzioni del rischio assoluto dello 0,8% di mortalità per tutte le cause, dell’1,3% per infarto miocardico e dello 0,4% per ictus in quelli randomizzati al trattamento con statine rispetto al controllo, con riduzioni del rischio relativo rispettivamente del 9%, 29% e 14%.

L’altra conclusione è che il beneficio complessivo dell’assunzione di statine può essere ridotto e varierà a seconda dei fattori di rischio personali di un individuo.

“Il messaggio è stato a lungo che abbassare il colesterolo riduce il rischio di malattie cardiache e che le statine aiutano a raggiungere l’obiettivo. Mentre la nostra ricerca indica che, in realtà, i benefici dell’assunzione di statine sono variabili e possono rivelarsi piuttosto modeste”, commenta l’autrice dell’articolo Paula Byrne del Centro HRB per la ricerca sull’assistenza primaria.

I ricercatori continuano suggerendo che queste informazioni dovrebbero essere comunicate ai pazienti attraverso un processo decisionale clinico e linee guida e politiche cliniche aggiornate.

Fonte
Byrne P et al. Evaluating the association between low-density lipoprotein cholesterol reduction and relative and absolute effects of statin treatment: a systematic review and meta-analysis. JAMA Intern Med. Published online March 14, 2022. doi:10.1001/jamainternmed.2022.0134.

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