In uno studio pilota condotto in un ospedale del Midwest negli Stati Uniti il supporto emozionale fornito dal personale infermieristico alle madri nelle unità di terapia intensiva neonatale si è dimostrato fattibile dal punto di vista organizzativo.
L’ospedalizzazione di un neonato in una unità di terapia intensiva neonatale è un momento angosciante per i neogenitori e, in particolare, per le madri.
Lo studio pilota, pubblicato sulla rivista Nursing Research, ha valutato il miglioramento di sintomi di depressione e ansia in donne che hanno avuto un figlio ricoverato presso una terapia intensiva neonatale di livello 4, con un’età gestazionale ≤33 settimane o un ricovero di almeno tre settimane.
A seguito di randomizzazione 20 donne sono state assegnate al gruppo “visite di ascolto” da parte di personale infermieristico, opportunatamente formato, e 22 assegnate a cure standard da parte di assistenti sociali” con follow-up a 4 e 8 settimane.
I risultati dello studio hanno evidenziato un miglioramento dei sintomi di depressione in entrambi i gruppi. Tuttavia un’analisi post hoc ha suggerito un miglioramento dei sintomi nelle donne assegnate alle visite di ascolto a 4 settimane.
L’integrazione delle visite di ascolto nell’assistenza infermieristica sembra essere fattibile da un punto di vista organizzativo e potrebbe avere un potenziale beneficio che richiede però ulteriori valutazioni.
Fonte
Segre LS et al. A randomized controlled trial of listening visits for mothers of hospitalized newborns. Nurs Res 2023;72(3):229-235.