La Lancet Commission sulla pandemia di coronavirus ha emesso un verdetto pesante sulla risposta del mondo: è stato “un enorme fallimento globale”, ha dichiarato la prestigiosa rivista. I governi sono stati troppo lenti e cauti, hanno dovuto affrontare una profonda sfiducia da parte della popolazione, sono stati danneggiati dalla disinformazione e non sempre sono riusciti a essere utili ai più deboli. “Il risultato sono stati milioni di morti prevenibili”, ha spiegato la Commissione Lancet.
Per cercare di capire cosa è accaduto The Lancet ha convocato 28 esperti sotto la guida di Jeffrey Sachs della Columbia University per un esame del biennio di preparazione, risposta e ripresa dalla pandemia, approfondendo temi di salute pubblica, virologia, politica sociale, economia, finanza e geopolitica.
Una lezione importante da trarre dall’esperienza della pandemia è che quando una malattia altamente infettiva scoppia in una popolazione vulnerabile, una risposta rapida è essenziale, e ancor di più quando molte infezioni sono asintomatiche, come nel caso del covid-19. Un singolo nuovo caso è diventato migliaia di casi in un mese. “La capacità del sistema sanitario pubblico di identificare casi, tracciare contatti e isolare individui infetti può essere sopraffatta in poche settimane di trasmissione incontrollata nella comunità”, sostiene il rapporto. “Le risposte nazionali sono state spesso improvvisate, a volte al limite dell’assurdo. Diversi leader nazionali hanno rilasciato dichiarazioni totalmente irresponsabili nei primi mesi dell’epidemia, trascurando le prove scientifiche e rischiando inutilmente vite nell’ottica di mantenere in funzione l’economia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ricevuto aspre critiche per aver ripetutamente sbagliato mancando “in audacia”. Il panel chiede di rafforzare l’OMS e di darle poteri più forti e finanziamenti più cospicui.
Un’altra lezione è che la mancata comprensione della via di trasmissione virale ha portato a calcoli errati con effetti pesanti e a cascata. All’inizio dell’epidemia, la commissione afferma che “le autorità sanitarie si sono concentrate quasi esclusivamente sulla trasmissione degli spray”, l’idea cioè che il virus si diffonde quando le persone espirano goccioline che cadono per gravità a una distanza di uno o due metri. Ciò ha portato a enfatizzare il distanziamento sociale, un’ampia pulizia delle superfici e il lavaggio delle mani. In effetti, il virus si stava diffondendo invece negli aerosol respiratori, particelle microscopiche che rimangono sospese nell’aria, come il fumo di sigaretta. L’incapacità di concentrarsi fin dall’inizio sul canale di trasmissione corretto ha avuto gravi conseguenze: “L’uso di coperture per il viso, ventilazione e filtrazione dell’aria come misure efficaci di riduzione del rischio non sono state adeguatamente incoraggiate”, spiega il rapporto.
Una terza lezione, molto scomoda ma anche molto chiara, è che una pandemia richiede cooperazione, eppure gli individui, i governi e le organizzazioni spesso si preoccupano dei propri ristretti interessi. I paesi ricchi, compresi gli Stati Uniti, hanno acquistato dosi di vaccino salvavita mentre le nazioni più povere aspettavano in fondo alla fila. A gennaio la quota di popolazioni completamente vaccinate era del 71% nell’Unione Europea, del 63% negli Stati Uniti e del 10% in Africa.
Il panel non ha risolto invece la controversia sulle origini del virus in Cina, che provenisse cioè da uno spillover zoonotico o da una perdita involontaria di laboratorio, affermando che entrambi sono “ancora plausibili”. Il rapporto richiede giustamente un “lavoro imparziale, indipendente, trasparente e rigoroso” per indagare sulle origini, anche nei laboratori di Wuhan impegnati in ricerche rischiose in cui venivano diffusi virus simili al ceppo pandemico geneticamente manipolato.
Due anni e mezzo dopo l’inizio la catastrofe pandemica ha portato a 6,9 milioni di morti segnalate, ma il pedaggio effettivo potrebbe essere tre volte più alto. È assolutamente essenziale applicare le conoscenze e le lezioni di questa esperienza per evitare che si ripeta. Questo è in sintesi lo spirito dele documento prodotto dalla Commissione Lancet.
Fonte
Sachs JD et al. The Lancet Commission on lessons for the future from the COVID-19 pandemic. Lancet 2022:S0140-6736(22)01585-9.