Tubercolosi latente: efficacia dei trattamenti alla prova

Secondo le nuove linee guida della National Tuberculosis Controllers Association e del CDC, per il trattamento della tubercolosi latente sono da preferire i regimi più brevi a base di rifamicina rispetto alla monoterapia con isoniazidi a lungo termine (INH). Le prove mostrano che i regimi più brevi a base di rifamicina sono altrettanto efficaci della monoterapia INH ma hanno meno epatotossicità e tassi di completamento migliori.

Per aggiornare le linee guida precedenti, la National Tuberculosis Controllers Association (NTCA) e il CDC hanno condotto una revisione sistematica della letteratura che includeva studi su regimi per il trattamento di LTBI. La qualità delle prove è stata valutata utilizzando i criteri GRADE, mentre una metanalisi di rete ha valutato i regimi che non erano stati confrontati direttamente negli studi clinici. Il risultato di efficacia era rappresentato dalla malattia da tubercolosi, l’esito della tossicità l’epatotossicità.

Le linee guida si applicano soltanto ai pazienti infetti da Mycobacterium tuberculosis che si ritiene suscettibile all’INH o alla rifampicina. Sono tre i regimi a base di rifamicina raccomandati (in base a efficacia, sicurezza e agli alti tassi di completamento del trattamento):

  • tre mesi di INH una volta alla settimana più rifapentina è fortemente raccomandato per i pazienti di età;
  • quattro mesi di rifampicina giornaliera per i pazienti sieropositivi di tutte le età;
  • tre mesi di INH giornalieri più rifampicina sono raccomandati condizionatamente per pazienti di tutte le età, compresi i pazienti con infezione da HIV.

La guida ricorda ai clinici che la rifapentina e la rifampicina non sono intercambiabili.

Nei pazienti che non tollerano i regimi più brevi È poi possibile utilizzare due regimi INH come alternative:

  • sei mesi di INH al giorno sono fortemente raccomandati per i pazienti sieropositivi di tutte le età e raccomandati condizionatamente per i pazienti sieropositivi;
  • nove mesi al giorno di INH è condizionatamente raccomandato per pazienti di tutte le età, indipendentemente dallo stato dell’HIV.

Resta il fatto che la monoterapia con isoniazide è sì efficace ma presenta un rischio di tossicità più elevato e tassi di completamento del trattamento inferiori rispetto ai regimi a base di rifamicina più brevi.

Fonte
Sterling TR et al. Guidelines for the Treatment of latent tuberculosis infection: recommendations from the National Tuberculosis Controllers Association and CDC, 2020. MMWR Recomm Rep 2020;69(1):1-11.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *