Il BMJ pubblica una review clinica sul tumore ovarico.
L’articolo illustra le principali modalità di presentazione, i test diagnostici, i fattori di rischio per un tumore per il quale la diagnosi arriva spesso troppo tardi.
Alcuni punti evidenziati dalla review:
- Il tumore ovarico è più comune nella post-menopausa.
- In premenopausa, la proteina CA125 non è un marker specifico del tumore ovarico. Il livello di CA125 può aumentare per diverse condizioni, ad esempio durante il ciclo mestruale, in caso di endometriosi o in presenza di cisti ovariche.
- Reperti ecografici di cisti semplici o uniloculari con dimensioni inferiori a 5 cm sono rassicuranti e sono associati con un rischio inferiore all’1% di malignità.
- A tutte le donne con una diagnosi di tumore ovarico sieroso in stadio avanzato dovrebbe essere proposto il test per il BRCA.
Un dilemma diagnostico: i sintomi del tumore ovarico sono per lo più aspecifici e comprendono distensione addominale, sensazione di sazietà o perdita di appetito, dolore addominale o pelvico, urgenza e frequenza della minzione, perdita di peso inspiegabile, stanchezza e disturbi dell’alvo. Un’ampia ricerca britannica ha evidenziato che il 36% delle donne con una successiva diagnosi di tumore ovarico si fa visitare dal medico di base con tali sintomi tre o più volte, prima di ricevere una diagnosi.
Bisogna sospettare di un tumore a cellule germinali dell’ovaio in donne di età inferiore a 25 anni con massa pelvica: “Queste donne”, si legge, “dovrebbero essere inviate urgentemente in ospedale, dal momento che la chirurgia conservativa, seguita da chemioterapia, può salvare la vita”. In questo sottogruppo la diagnosi può essere facilitata dall’individuazione di marker quali la beta HCG, l’alfafetoproteina e il lattato deidrogenasi.
La sopravvivenza a 10 anni continua a essere bassa (35%) e dipende molto dallo stadio del tumore al momento della diagnosi (sopravvivenza a 5 anni del 92% per lo stadio I e del 5% per lo stadio IV): si attendono, dalla ricerca, test migliori con biomarker come l’HE4 o l’OVA1 oppure che usino sofisticati test genomici, che sembrano promettenti per la diagnosi tempestiva del tumore ovarico.
Fonte:
Sundar S, Neal RD, Kehoe S. Diagnosis of ovarian cancer. BMJ 2015;351:h4443
In Italia:
Secondo i dati de I numeri del Cancro in Italia 2014 ci sono circa 4900 diagnosi di carcinoma ovarico attese nel 2014 e si stima che nel corso della vita 1 donna ogni 74 sviluppi tale neoplasia. Il carcinoma ovarico rientra tra le prime 5 cause di morte per tumore tra le donne in età inferiore a 50 anni (quarto posto, 6% del totale dei decessi oncologici) e tra le donne con 50-69 anni d’età (quinto posto, 7% del totale dei decessi). Circa il 75-80% delle pazienti presenta al momento della diagnosi una malattia in fase avanzata (III-IV stadio).