Tumori e aumento del rischio cardiovascolare

In base ai risultati di un ampio studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins Medicine e pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, i sopravvissuti adulti al cancro hanno un rischio maggiore di incorrere in insufficienza cardiaca e altre malattie cardiovascolari rispetto agli adulti che non hanno avuto un cancro.

Secondo la ricerca i sopravvissuti adulti al cancro avevano un rischio aumentato di malattie cardiovascolari del 42% rispetto alle persone senza cancro, con un rischio particolarmente elevato di sviluppare insufficienza cardiaca (rischio maggiore del 52%), seguito da ictus (rischio maggiore del 22%). Non sono state rilevate differenze significative nel rischio di malattia coronarica tra quelli con e senza cancro.

Lo studio ha anche esaminato specifici tipi di cancro scoprendo che il rischio di malattia cardiovascolare non è distribuito in modo uniforme tra i tumori. Ad esempio, i tumori della mammella, del polmone, del colon-retto e quelli ematologici erano significativamente associati a un rischio più elevato, mentre il cancro della prostata non lo era.

“I grandi progressi nel trattamento del cancro significano che i pazienti vivono sempre più a lungo. Ciò significa che ora dobbiamo prestare attenzione ad altre malattie croniche, in particolare alle malattie cardiache, nei sopravvissuti”, commenta Elizabeth Selvin, autrice dello studio, della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health. “I sopravvissuti al cancro sono una popolazione ad alto rischio e dovrebbero avere la priorità per gli interventi che riducono la possibilità di malattie cardiache più avanti nella vita”.

L’analisi ha utilizzato i dati dell’Atherosclerosis Risk in Communities Study, uno studio prospettico di popolazione avviato nel 1987 sulle malattie cardiovascolari e sui fattori di rischio. Sono stati presi in considerazione 12.414 partecipanti, con un’età media di 54 anni, seguiti fino al 2020.

La tossicità cardiaca da terapie contro il cancro, o gli effetti cardiaci negativi di quelle terapie, possono essere particolarmente importanti nell’aumentare il rischio di malattie cardiovascolari in alcuni sopravvissuti al cancro. Ad esempio, le sopravvissute a tumori al seno e al sangue avevano un rischio significativamente più elevato di malattie cardiovascolari e questi tumori sono in genere gestiti con una combinazione di chemioterapia e radiazioni toraciche che possono danneggiare il cuore. Al contrario, i sopravvissuti al cancro alla prostata non presentavano un rischio aumentato, con la conclusione che questi pazienti possono essere gestiti con sorveglianza attiva o terapie locali senza rischio di tossicità cardiaca.

Fonte
Florido R. Cardiovascular disease risk among cancer survivors: The Atherosclerosis Risk In Communities (ARIC) Study. J Am Coll Cardiol 2022;80 (1):22-32.

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