Vaccinazioni e mortalità nei paesi in via di sviluppo

Uno studio svolto su 62 paesi fa una stima della diminuzione della mortalità infantile associata all’aumento della copertura vaccinale dal 1985 al 2011.

La copertura vaccinale a livello globale è aumentata sostanzialmente: è passata dal 5%, o meno, del 1974, al 75% nel 1990 e all’84% nel 2013, con notevoli differenze tra una nazione e l’altra, e all’interno delle nazioni stesse.

Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Epidemiology da Mark E McGovern (Queen’s University, Befast) e David Canning (Harvard University, Boston) ha stimato l’associazione tra la copertura vaccinale e la probabilità di morire tra la nascita e l’età di 5 anni. I dati, provenienti dal Demographic and Health Surveys (DHS), riguardano 960,271 bambini, in 68.490 cluster provenienti da 62 paesi. Il range temporale preso in considerazione è quello che va dal 1985 al 2011. I vaccini in esame sono: morbillo infantile, bacillus Calmette-Guérin, difterite-tetano-pertosse, polio, e tetano materno. Lo stato vaccinale è stato determinato sulla base del libretto personale, quando disponibile, o su quanto riferito dalla madre.

Dalla ricerca è emerso che i bambini in cluster con copertura vaccinale totale hanno un rischio relativo di mortalità dello 0.73 (95% IC: 0.68, 0.77) in confronto al cluster non vaccinato: questo significa che il passaggio da una copertura dello 0% a una copertura del 100% è associato a una diminuzione della mortalità (cluster level) del 27%. Secondo le stime dello studio, se la copertura vaccinale per il morbillo passasse dall’84% del 2013 al 100%, si avrebbe una riduzione della mortalità del 3%, corrispondente a una riduzione di circa 210mila morti; altre 240mila morti si eviterebbero arrivando alla copertura vaccinale totale per il tetano materno, passando dall’attuale 40% al 100%.

Uno dei punti di forza dello studio è che i gruppi (cluster) presi in considerazione afferiscono a aree geografiche ristrette, quindi i nuclei familiari sono vicini tra loro: tali cluster sono unità di analisi ideali per analizzare l’associazione tra copertura vaccinale e mortalità. Lo studio è stato finanziato dal Bill & Melinda Gates Institute for Population and Reproductive Health e dal Program on the Global Demography of Aging, National Institute for Aging. L’anno di pubblicazione, 2015, si colloca al centro del cosiddetto “decennio dei vaccini” proclamato dal “Global Vaccine Action Plan 2011-2020” dell’OMS, che si propone di migliorare lo stato di salute delle popolazioni “estendendo dal 2020 in poi tutti i benefici dell’immunizzazione a tutte le persone, a prescindere da dove siano nate, chi siano e dove vivano”. Tra le organizzazioni che sostengono l’iniziativa OMS c’è proprio la Bill & Melinda Gates Foundations.

Fonte:
McGovern ME, Canning D. Vaccination and All-Cause Child Mortality From 1985 to 2011: Global Evidence From the Demographic and Health Surveys. Am J Epidemiol 2015; 182(9): 791-8.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *