Da quando l’Oxford Dictionary ha decretato che la parola che meglio caratterizza il 2016 è post-truth, post-verità, se ne fa un gran parlare sui media. Una locuzione consolatoria, perché conserva una eco, un riverbero della luce che dovrebbe accompagnare la verità. Più prosaicamente si può parlare di bufale o, ricordando Fantozzi, di boiate pazzesche. Ma …